Una indagine Enter, operatore di telefonia indipendente, presenta una mappa dell’Italia regionale degli hotspot fruibili.
In totale sono 5.097 i punti disponibili che posizionano il nostro Paese al 14° posto nel mondo.
Questa posizione rivela anche la distribuzione disomogenea dell’accesso wi-fi sul territorio: con gli hotpot che per oltre un quarto è concentrato in Lombardia, 26%; Lazio, 13,1%; Emilia Romagna, 10,1%; Toscana ,8,6% e del Veneto 7,1%.
La regione con il numero più alto dei punti di accesso è il Trentino, uno ogni 6.387 abitanti. Poi vi sono la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna, la Toscana, la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, il Veneto e l’Abruzzo. In coda vi è la Basilicata, uno ogni 49.000 abitanti, il Molise, la Puglia, la Calabria e la Sardegna.
Da segnalare come siano stati rilevati pochi punti di accesso pubblici, nei locali e nelle scuole: 179 in tutto il Paese, fra cui 43 in Emilia Romagna e 23 in Sicilia. Poche anche le connessioni nei ristoranti, nei locali, nei negozi e nei centri commerciali. Minima anche la disponibilità nelle scuole: 37 in tutta Italia, per lo più concentrate nel Lazio dove ve ne sono 25.
La classifica internazionale è guidata da Gran Bretagna dove gli hot spot sono oltre 100.000, seguita da Cina, circa 102.000, e Stati Uniti, circa 94.000. Seguono Corea del Sud, Francia, Germania, Russia, Giappone, Svezia e Turchia. Ci precedono anche Taiwan, Svizzera e Hong Kong.
www.enter.it
Wi-fi, la mappa in Italia
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