La Commissione procederà nel mese di ottobre alla prima emissione di obbligazioni verdi nel rispetto delle condizioni di mercato.
L'attuale quadro per le obbligazioni verdi NextGenerationEU è stato elaborato in linea con i principi delle obbligazioni verdi dell'International Capital Market Association (ICMA), uno standard di mercato per questo tipo di obbligazioni. In linea con la prassi abituale, è stato sottoposto alla revisione dell'agenzia di rating ESG Vigeo Eiris, società di Moody's ESG Solutions, che ritiene il quadro conforme ai principi delle obbligazioni verdi dell'ICMA, coerente con la più ampia strategia ESG (ambientale, sociale e di governance) dell'UE e un valido contributo alla sostenibilità.
I proventi delle obbligazioni verdi NextGenerationEU finanzieranno la quota di spesa pertinente per il clima nel dispositivo per la ripresa e la resilienza. Ogni Stato membro deve destinare almeno il 37 % del proprio piano nazionale di ripresa e resilienza – la tabella di marcia per spendere i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza – a investimenti e riforme pertinenti per il clima, e molti Stati membri prevedono di fare di più di quanto richiesto.In base alle norme del dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri riferiranno alla Commissione in merito alle spese verdi effettuate. La Commissione utilizzerà tali informazioni per mostrare agli investitori come i proventi delle obbligazioni verdi siano stati utilizzati per finanziare la transizione verde. La comunicazione delle informazioni sarà articolata in nove categorie, come indicato nel quadro per le obbligazioni verdi dell'UE di NextGenerationEU, con la parte preponderante rappresentata dall'energia pulita, dall'efficienza energetica e dai trasporti puliti.