"Le Amministrazioni non potranno trasformarsi davvero in una casa di vetro se non si rilancia e si riconosce il lavoro dei professionisti e delle nuove figure della comunicazione pubblica. La rivoluzione tecnologica, Internet, i social media, le piattaforme di messaggistica: si tratta di strumenti che rendono centrale la partecipazione del cittadino, tema chiave del mio mandato, e che impongono una riforma profonda della legge su informazione e comunicazione della Pa, vecchia addirittura di 20 anni".
Così il ministro Fabiana Dadone ha salutato, il 9 gennaio scorso, l'insediamento del tavolo degli stakeholder che, nell'ambito della strategia di open government, dovrà fornire gli spunti decisivi per una riforma complessiva della normativa e della contrattualistica relative alla comunicazione degli Enti. Il tavolo è composto dal Dipartimento Informazione Editoria, da Agcom, da FormezPA, dall'Ordine dei giornalisti, dalla Fnsi, dal Gus, dalla Ferpi, da PAsocial e da "Comunicazione Pubblica"-Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale. A loro è affidato anche il compito di tratteggiare metodi e obiettivi di una social media policy nazionale.
"Tutti gli attori hanno riconosciuto e apprezzato l'attenzione e la sollecitudine senza precedenti con cui abbiamo dato avvio a questa importantissima iniziativa. La trasparenza - ha concluso il ministro - si fa in primis con la comunicazione e la comunicazione deve essere al passo con i tempi e le innovazioni, che certamente non aspettano".