Un interesse per i contenuti proposti che ha spinto organizzatori e partecipanti a non interrompere, per tutta la mattinata, il confronto di conoscenza proposto a Palazzo Emiciclo.
Tra i relatori, c'era anche il nostro segretario generale Marco Magheri che nel suo intervento ha voluto porre l'accento sulla necessità della preparazione costante, sia per il giornalista sia per il comunicatore pubblico. Perché entrambi hanno dei doveri di fronte ai cittadini.
"Semplificare la complessità – ha detto tra l'altro Marco Magheri – si riesce a fare solamente con l'impegno e l'aggiornamento. Altrimenti si rischia di passare dalla semplificazione al riduzionismo. Ed è questo il rischio più grande in un contesto in cui, purtroppo, una notizia va bene indipendentemente se me la dà il mio vicino di casa o la leggo su una testata che ha delle responsabilità nei confronti della collettività. Il valore insostituibile del collocare un'informazione nella cornice e nel flusso corretto è un patrimonio di democrazia. Per questo giornalisti e comunicatori - evidenzia il segretario generale - devono fare rete insieme per difendere la corretta informazione e comunicazione pubblica. Da soli siamo tutti più deboli e a farne le spese è l'intera comunità".