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Secondo rivelazioni di una ricerca di Nielsen Italia, in 53 Paesi del mondo, su quanti anni deve avere una persona per essere considerata “vecchia”, le risposte riflettono forti variazioni nelle diverse aree geografiche. Nei 14 Paesi più “anziani” in cui è stata condotta la ricerca (età media 42 anni), il 70% ritiene che una persona sia vecchia a 70 anni e 1 su 3 a 80. Nei 14 Paesi più giovani (età media 27 anni), il 27% ritiene che intorno ai 60 anni una persona possa essere considerata vecchia e il 27% a 70 anni. In Italia, il 49% degli intervistati ritiene che tra i 70 e i 79 anni si possa essere considerati vecchi, percentuale tra le più alte (Francia 38%, Gran Bretagna 33%, Germania 31%).

Anche l’età di ciascuno è un forte predittore dell’età nella quale ci si considera vecchi: con il crescere dell’età, infatti, aumenta anche la percezione degli anni in cui ci si considera vecchi: a livello globale circa la metà degli intervistati oltre i 60 anni pensano che essere vecchi significhi avere più di 80 anni. Per gli intervistati al di sotto i 60 anni c’è una curiosa divisione: uno su tre ritiene che si è vecchi intorno ai 70 anni, il 26% verso i 60 anni e il 25% oltre gli 80.
Secondo la ricerca Nielsen la maggior parte delle persone di età superiore ai 60 anni prevede di andare in pensione proprio tra i 60 e i 69 anni. A livello globale, il 49% degli intervistati pensa che andrà in pensione tra i 60 e i 69 anni, percentuale che raggiunge il 60% in Europa.
Il momento in cui andare in pensione è strettamente legato alle risorse finanziarie a disposizione e, la domanda successiva che ci si pone è: cosa farò del tempo a disposizione? A livello mondiale per la maggioranza degli intervistati (62%), il viaggio è l’opzione preferita. Tra le altre troviamo: prendersi cura dei nipoti, iscriversi a club e attività sportive, giardinaggio e volontariato.

Ma il vero dato interessante riguarda gli internauti senior. È errato credere che tra i 50 anni e oltre non vi siano esperti di tecnologie digitali: in sei dei nove Paesi rilevati da Nielsen nel dicembre 2010, i consumatori in questo range di età sono in media circa un terzo di tutto il pubblico attivo di Internet, considerando sia gli accessi da casa sia quelli dal luogo di lavoro.
I consumatori ‘anziani’ degli Stati Uniti sono la maggiore percentuale e  rappresentano il 32% dell’utilizzatore attivo di Internet, seguiti dal Regno Unito (31%) e dalla Germania (30%). In Italia la percentuale è del 24%. Per il tempo trascorso online, primeggiano gli ‘anziani’ australiani che occupano più di 69 ore e i francesi con 66 ore al mese. Gli ‘anziani’ degli Stati Uniti hanno speso quasi 62 ore nel mese di dicembre, e gli over 50 in Italia, arrivano a circa 42 ore.