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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

La norma di riforma della Pubblica Amministrazione, che numerosi chiamano "legge Madia", Legge n. 124 del 7 agosto 2015 ("Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche") è approvata.

In attesa dei decreti attuativi necessari per poter procedere alla riorganizzazione vediamo i 21 articoli e i loro obiettivi, definiti come "(...) il vero e proprio cuore dell'azione del governo su tutti gli aspetti della Pubblica Amministrazione: cittadinanza digitale, organizzazione dello Stato del territorio, dirigenza, anticorruzione, lavoro pubblico, Camere di Commercio, enti di ricerca, società partecipate pubbliche e servizi pubblici locali, forze di polizia, conferenza dei servizi, silenzio-assenso tra Amministrazioni, Testi Unici.
L'Amministrazione Pubblica entra, infatti, nella vita quotidiana del singolo cittadino, dal lavoro alla casa, alla salute, alla scuola e al contempo condiziona gli investimenti del Paese. Con questa consapevolezza è stata costruita una riforma al servizio di 60 milioni di cittadini e al sostegno della ripresa economica (...)".


Art. 1 "Cittadinanza digitale" - Obiettivo. La rivoluzione digitale nell'erogazione dei servizi ai cittadini. I servizi in modalità digitale non sono solo un dovere da parte dell'Amministrazione, ma un diritto riconosciuto al cittadino. Dobbiamo portare la P.A. nel nel XXI secolo, superando il gap con ciò che accade quotidianamente nel settore privato: se posso acquistare un biglietto aereo con un click, devo anche poter ricevere o richiedere un documento con la stessa semplicità. Non è solo una questione di modernità ma di democrazia.

Art. 2 "Conferenza dei servizi" - Obiettivo. Semplificare le modalità di svolgimento e accelerare i tempi di conclusione. Attualmente la Conferenza dei servizi è un esempio di cosa non funzione nella P.A.; quando diverse Amministrazioni devono mettersi insieme per decidere qualcosa, finiscono per bloccarsi a vicenda dilatando a dismisura i tempi della decisione, quando mai arriva. E a rimetterci sono cittadini e imprese.

Art. 3 "Silenzio assenso tra Amministrazioni" - Obiettivo. Eliminare ritardi su atti di competenza di diverse Amministrazioni.

Art. 4 "Semplificazione e accelerazioni dei procedimenti Amministrativi" - Obiettivo. Tagliare del 50% i tempi della burocrazia per rilevanti insediamenti produttivi, opere pubbliche e attività imprenditoriali.

Art. 5 "Scia e silenzio assenso per privati" - Obiettivo. Garantire ai cittadini certezza sulle regole da seguire per avviare un'attività.

Art. 6 "Autotutela" - Obiettivo. Fissare un tempo massimo per il potere di agire in autotutela da parte delle Pubbliche Amministrazioni.

Art. 7 "Anticorruzione e trasparenza" - Obiettivo. Puntare sugli open data e sulla massima trasparenza dell'azione Amministrativa come migliore politica a costo zero contro la corruzione. Viviamo in un sistema farraginoso e complicato: chi è onesto resta imbrigliato in mille rivoli burocratici e chi è disonesto usa l'intreccio normativo per eludere la legge. La trasparenza abbassa i costi, migliora la qualità dei servizi offerti, garantendo un controllo sociale come deterrente a fenomeni di corruttela.

Art. 8 "Riorganizzazione dell'Amministrazione dello Stato" - Obiettivo. Una Repubblica più semplice in cui siano assicurati i tempi di decisione più rapidi e modalità organizzative più snelle e razionali, con eliminazione delle duplicazioni.

Art. 9 "Ordine al merito della Repubblica italiana" - Obiettivo. Modifica e semplificazione della disciplina del Consiglio dell'ordine al merito della Repubblica italiana.

Art. 10 "Camera di Commercio" - Obiettivo. Ridefinire la mission delle Camere di Commercio e rafforzare la loro funzione di sostegno alle imprese, riducendone i costi e dimezzandone il numero e ripensandone i compiti istituzionali.

Art. 11 "Dirigenza" - Obiettivo. Creare un mercato del lavoro della dirigenza di ruolo, valorizzando il sistema di valutazione; assegnazione degli incarichi sulla base di interpelli che tengano delle valutazioni ottenute dai dirigenti dagli incarichi precedenti.

Art. 12 "Avvocatura dello Stato" - Obiettivo. Riforma e razionalizzazione della disciplina dell'avvocatura dello Stato.

Art. 13 "Enti di ricerca" - Obiettivo. Rendere gli Enti di ricerca pubblici più efficienti e in grado di gestire e sviluppare il proprio potenziale in linea con gli standard europei. Sburocratizzare la ricerca.

Art. 14 "Conciliazione vita-lavoro" - Obiettivo. Rafforzare i meccanismi di flessibilità organizzativa per consentire una conciliazione tra vita e lavoro, non penalizzante sui percorsi di carriera.

Art. 15 "Procedimenti disciplinari del personale militare" - Obiettivo. Estensione al personale militare della normativa sul procedimento disciplinare.

Art. 16 "Testi Unici" - Obiettivo. Migliorare e semplificare la qualità della legislazione.

Art. 17 "Riordino della disciplina del lavoro pubblico" - Obiettivo. Introdurre innovazioni che aiutino a rendere più efficiente l'organizzazione del lavoro, valorizzino chi fa bene.

Art. 18 "Società partecipate" - Obiettivo. Drastica riduzione del loro numero e semplificazione normativa.

Art. 19 "Servizi pubblici locali" - Obiettivo. Valorizzazione delle autonomie locali, alle quali viene riconosciuta la funzione fondamentale nell'individuare quelle attività di interesse pubblico considerate necessarie ai bisogni della comunità, e rigoroso rispetto dei principi comunitari in materia.

Art. 20 "Riordino della procedura dei giudizi innanzi la Corte dei conti" - Obiettivo. Riforma del processo contabile e pensionistico.

Art. 21 "Eliminazione adempimenti superati" -  Obiettivo. Rendere più efficace l'attività di governo eliminando norme e adempimenti superati, assicurando l'attuazione adempimenti previsti dalla normativa comunitaria e internazionale.


La Riforma è argomento di importante interesse. Ne riparleremo...