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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

La spesa per il pubblico dipendente

Da una ricerca di FPA proponiamo il capitolo sulle spese da lavoro dei dipendenti nelle Amministrazioni pubbliche italiane.

Il rapporto fra spesa per redditi da lavoro pubblico e PIL in Italia è in linea con la media UE (10,1%); supera il valore di Germania (8,3%) e Regno Unito (9,6%), ma è al di sotto di quello di Francia (12,7%) e Spagna (11,2%). L'Italia dedica il 21% della spesa corrente ai redditi da lavoro dipendente della P.A., più della Germania (18%), ma due punti sotto alla media europea e meno di Regno Unito, Francia (23%) e a sei punti dalla Spagna (27%).

Ogni cittadino italiano spende mediamente 2.870 Euro per i redditi dei dipendenti pubblici, meno della media europea (3.169) e di tutti i Paesi europei analizzati, tranne la Spagna (2.832 Euro).

La situazione italiana rivelata dalla ricerca dice che nel 2019 la spesa per redditi da lavoro dipendente delle Amministrazioni pubbliche è ammontata a 173,2 miliardi, pari al 9,7% del PIL; con un incremento di 0,75 milioni rispetto al 2018 (+0,4%). Quota 100 ha portato a un risparmio di 1,4 miliardi, compensato dai costi aggiuntivi per i rinnovi contrattuali, ma ha prodotto trasferimenti per pensionamenti anticipati per oltre 3 miliardi di Euro.

Nel biennio 2020-2021, l'effetto combinato della nuova contrattazione collettiva 2019-2021, dell'entrata a regime delle nuove assunzioni e delle conseguenze dell'emergenza Covid19 porterà a un aumento di spesa di 2,3 miliardi nel 2020 e di 5,3 miliardi nel 2021. E così la spesa per redditi da lavoro pubblico salirà a livelli mai raggiunti nell'ultimo decennio, sia in termini assoluti, 175,6 miliardi nel 2020 e 180,9 nel 2021, che in rapporto al PIL, che nel 2020 passerà dal 9,7% al 10,6% per poi scendere al 10,3% nel 2021.