Occorre perciò avviare ulteriori percorsi per erogare i servizi in modo più semplice, magari tecnologicamente meno complessi e con l'utilizzo di minori risorse economiche. È con questi obiettivi che la Città di Torino si è avvicinata alla blockchain fin dal 2017 e ha avviato un percorso di studio approfondito su vantaggi, rischi e ambiti di utilizzo della tecnologia. Inoltre, per accrescere e divulgare sul territorio la conoscenza della blockchain, Città di Torino, insieme all'Università degli Studi di Torino e Nesta Italia, ha organizzato un evento, lanciato il premio promosso dalla Commissione europea del valore di 5 milioni di Euro e ha realizzato percorso di formazione.
I primi progetti sperimentali di blockchain nella Città di Torino sono CRIO (Strumenti per la Lotta al cyberbullismo sui social network in collaborazione con il Nucleo Investigativo Scientifico Tecnologico-NIST della Polizia Municipale) e Co-City, progetto in cui la Città di Torino promuove nuove forme di amministrazione condivisa con la cittadinanza.
Il fine ultimo della Città di Torino è di inserire compiutamente la blockchain nella propria strategia di innovazione, cioè, non solo mettere in pratica l'utilizzo della tecnologie nell'Amministrazione ma, anche, far sì che il territorio diventi attrattivo e luogo privilegiato per aziende e start-up che utilizzano la blockchain.
 
                                 
        
         
                                         
                                         
                                         
                                         
                                        