La Basilicata deve usare la Pec
Con sentenza 478 il 23 settembre 2011 è stato applicato per la prima volta l’articolo 3 del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) sul diritto all’uso delle nuove tecnologie: la Regione Basilicata è stata obbligata dal TAR ad utilizzare la Pec, Posta Elettronica Certificata.
Il Tribunale si è pronunciato per la prima volta dopo una class action. Prima di ricorrere alla class action l’Associazione “Agorà Digitale”, il movimento “Radicali Italiani” insieme ad alcuni cittadini, avevano chiesto alla Regione di pubblicare, come vuole l’articolo 54 del Codice, sul sito web regionale l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (Pec).
Non avendo ricevuto risposta i cittadini hanno deciso di attivarsi con una class action.
Dopo aver esaminato gli aspetti relativi alle condizioni dell’azione, il TAR ha condannato la Regione Basilicata imponendole di mettere in campo tutte le azioni necessarie per adempiere agli obblighi di pubblicazione del proprio indirizzo Pec e a rendere effettivo il diritto degli utenti di comunicare tramite e-mail certificata. Non solo, l’Amministrazione è stata condannata anche al pagamento delle spese legali.
La portata delle conclusioni cui giunge il Collegio è estremamente rilevante in quanto, per la prima volta, un Tribunale è chiamato a tutelare i diritti digitali dei cittadini stabiliti dal Codice dell’Amministrazione Digitale. Di fatto la sentenza n. 478/2011 ha sancito il diritto di richiedere l’attuazione concreta delle norme previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale con specifico riferimento al diritto di comunicare con la P.A. tramite l’uso di strumenti info-telematici.
L’auspicio, come si legge nelle argomentazioni della sentenza, “è che questa sentenza possa costituire un ulteriore impulso nei confronti delle Amministrazioni che ancora non sono adempienti rispetto a quanto stabilito dal CAD, affinché le stesse decidano finalmente di rendere possibile la partecipazione concreta ed attuale dei cittadini ai procedimenti attraverso l’uso delle tecnologie info-telematiche anche pubblicando il proprio indirizzo Pec sull’home page dei siti web”.