Oltre dei tre quarti degli utenti interpellati considerano il valore dei servizi gratuiti utilizzati due volte superiore al disturbo generato dalle pubblicità.
I consumatori traggono un beneficio maggiore rispetto ai produttori: mettendo a confronto il "customer surplus" con il "producer surplus", ovvero il profitto effettivo ottenuto dal provider del servizio, si evidenzia che i consumatori hanno beneficiato della gran parte - circa l'85% - del surplus generato dai servizi web.
Per l'Europa e gli Usa il valore economico di quei servizi di cui gli utenti possono usufruire gratuitamente online è pari a 100 milioni di euro, prodotto dalla possibilità di utilizzare, senza costi, Internet e quindi caselle di posta elettronica, motori di ricerca, social network... Si tratta di un settore che cresce del 13% ogni anno, come rilevato da uno studio McKinsey realizzato per conto di Iab Europe.
Il costo di questi servizi è finanziato dalle inserzioni pubblicitarie. Per ogni euro speso in advertising on line dalle aziende, gli utenti ricevono in servizi erogati l'equivalente di 3 euro.
Per info: www.mckinsey.it