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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

'Altro che comunicazione politica...ci vuole un corso di lingua italiana'

Licata - Non un corso per parlare in pubblico e nemmeno per fare una campagna elettorale, o su come si fa una riunione o si prepara un bilancio sociale. L'ex sindaco e consigliere comunale Angelo Rinascente, medico, ha proposto a Licata un corso di "recupero del congiuntivo". In sostanza un corso d'italiano, simile a quello che si propone agli stranieri che arrivano in italiano. E per farlo ha scritto una lettera al presidente del Consiglio comunale, Angelo Antonio Vincenti.

"Al fine di tutelare l'immagine del consigliere comunale - ha scritto Rinascente - che altrimenti ne uscirebbe ancora più compromessa e ridicola di quanto non appaia in Consiglio comunale e in televisione, la invito a voler predisporre dei corsi, per alcuni consiglieri comunali,  finalizzati al recupero del congiuntivo così pietosamente mortificato da chi fa costantemente scempio della lingua italiana. I discorsi pubblici, le interviste, gli interventi in genere, quando fatti da personaggi pubblici, quali sono i consiglieri comunali, sono l'immagine della città ed accomunano, purtroppo, tutti quanti nello squallore intellettuale e culturale di alcuni".
Una nota dura quella di Rinascente, tra il serio e il faceto, che spiazza tutti.

"Questa mia richiesta - prosegue l'ex sindaco - sebbene possa apparire di "rottura" in tutti i sensi, è anche il risultato di molte telefonate e richieste di cittadini stanchi di vedersi rappresentare da politici, di nuovo o di vecchio pelo,che fanno un uso improprio non solo della lingua italiana, ma anche dell'associazione di idee, così indispensabile a farsi comprendere da chi ascolta. Ora,  presidente, rendendomi conto perfettamente che non si può intervenire sulle associazione di idee, perché questi sono i soggetti e questi bisogna tenersi, né sui neologismi coniati che sono il frutto della più sfrenata fantasia letteraria meritevole di essere raccolta e pubblicata in qualche collana di barzellette futuriste, almeno cerchiamo di salvare il congiuntivo, la cui continua uccisione fa impallidire anche i bambini delle elementari".

E poi conclude con una proposta che rispecchia anche il periodo di crisi economica.
"Se il bilancio comunale non fosse in grado di supportare questo onere, ritengo che molti insegnanti di Licata si offrirebbero volontari per tale compito divenuto improcrastinabile e, in un certo senso, anche di auto-tutela per l'immagine della nostra collettività che, giocoforza, si esporta anche fuori della municipalità".

Adesso occorre vedere quale sarà la risposta che verrà dal presidente del Consiglio comunale...ma intanto in città ...ripensando agli strafalcioni dei consiglieri si ride a crepapelle.

                                                                                        Francesco Pira