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Ragionevole, inclusiva e credibile. La P.A. digitale

"Ragionevole, inclusiva e credibile" così si è espressa Giulia Bongiorno all'Internet Day (Camera dei Deputati, 26 giugno) in occasione della presentazione del quarto rapporto Agi/Censis, "L'insostenibile leggerezza dell'essere digitale", durante il quale ha indicato quale il piano del suo dicastero per una Amministrazione digitalizzata.

Ha detto il ministro: la trasformazione digitale deve essere ragionevole, aiutando chi è meno avvezzo e più restio; inclusiva, formando anche i dipendenti analogici; credibile, con risultati raggiungibili. Nella fattispecie ha indicato tre linee guida.

Digitalizzazione ragionevole: "non si può pensare che la trasformazione digitale possa essere uniforme su tutto il territorio italiano, occorre aiutare le P.A. più indietro digitalmente e quelle più restie. Non tutte le realtà italiane sono uguali. La trasformazione digitale dovrebbe essere graduale e non avvenire con la stessa velocità dalla città al piccolo paese di montagna. Una digitalizzazione omogenea non terrebbe conto di tante peculiarità, di tante realtà diversissime tra loro, che richiedono un trattamento non uguale".

Digitalizzazione inclusiva: nella trasformazione digitale l'inclusione vale anche per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni e perciò "Investiremo in una formazione effettiva e accessibile a tutti. Serve una digitalizzazione inclusiva, che accolga tutti, che non escluda": Tutti devono poter essere attori partecipi nella trasformazione digitale.

Digitalizzazione credibile: non grandi annunci e traguardi irrealizzabili. L'importante è far partire il processo di digitalizzazione e dare tempi certi agli obiettivi da raggiungere. "Il processo deve essere credibile sui tempi, chiarire quali sono i nostri programmi e i traguardi. Non occorre fare promesse, bisogna partire e proseguire con sicurezza per un concreto processo di digitalizzazione".

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