Gestire e comunicare l’evento avverso, l’identificazione dei fattori contribuenti e delle cause radice, la definizione di un piano di azione per ridurre la probabilità di accadimento dell’evento avverso, contenuta nelle Linee guida pubblicate dal ministero della Salute e rivolte alle strutture ospedaliere.
Sono gli obiettivi delle “Linee guida per gestire e comunicare gli eventi avversi in sanità” realizzate dal Ministero della Salute, Dipartimento della qualità, Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema”.
Il documento è rivolto alle strutture ospedaliere, ma si può anche utilizzare con opportuni adattamenti ai livelli di cura extra-ospedaliera. Le Regioni e le strutture sanitarie, sulla base tracciata dalle linee guida, stabiliranno le procedure operative conformi ai propri contesti locali, alla luce delle necessità di allineamento con i diversi approcci seguiti, in particolare da un punto di vista assicurativo e di valutazione del rischio.
“Definire una cornice concettuale di riferimento per lo sviluppo e l’aggiornamento delle politiche e dei processi operativi di una struttura sanitaria al verificarsi di un evento avverso, che comprenda l’analisi accurata di quanto avvenuto e la comunicazione aperta e trasparente” è il fine portante dello strumento perché “La gestione della relazione tra strutture sanitarie e pazienti al verificarsi di un evento avverso richiede un approccio consistente, chiaro e definito sulla base di una procedura condivisa da parte di tutte le strutture sanitarie del SSN, basata sia sulla gestione dell’evento avverso che sulla comunicazione aperta e trasparente con i pazienti e i loro familiari, rispetto a quanto avvenuto”.
Le Linee guida hanno individuato due fasi principali per predisporre le procedure per la gestione dell’evento avverso:
- l’"Analisi dell’evento” che richiede: la segnalazione dell’evento;l’identificazione dei fattori causali e/o contribuenti; le azioni di miglioramento e valutazione;
- le “Azioni di comunicazione e di contenimento del danno e/o di ristoro” le cui azioni prioritarie sono: esprimere rincrescimento e relazionarsi con il paziente e con i familiari; attivare le azioni di sostegno agli operatori; attivare una comunicazione istituzionale esterna veritiera, completa, seria ed esaustiva.
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