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"Green pass" per gli spostamenti. Il Garante: "Privacy a rischio. Nessuno ci ha interpellato"

Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali: "La questione privacy verrà disciplinata in un secondo momento. In un modello ideale, prima di cominciare a utilizzare questo certificato, si sarebbe dovuto discutere sul metodo".
Intervista a Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali. (Open online, 22 aprile 2021).

Nella bozza del nuovo decreto Covid, discussa nel Consiglio dei Ministri del 21 aprile 2021, è presente l'introduzione di una certificazione verde (green pass) per gli spostamenti tra Regioni di colore rosso e arancione. Questo lasciapassare sarà valido solo per le persone vaccinate, per i guariti dal Covid-19 negli ultimi 6 mesi, o per le persone in possesso del referto negativo di un test antigenico o molecolare, da effettuarsi nelle 48 ore prima dello spostamento. La certificazione durerà 6 mesi nei primi due casi, mentre il nulla osta per chi ha effettuato un tampone (con esito negativo) avrà una validità di sole 48 ore.

Al momento non è ancora stata resa nota la data dell'entrata in vigore del pass. Ma, come spiega l'avvocato Guido Scorza, avvocato cassazionista e componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, nella bozza del nuovo decreto mancano diversi elementi che garantiscano la privacy delle persone che dovranno utilizzarlo per spostarsi.

 
www.garanteprivacy.it