Nella ricerca 2013 dell'Osservatorio eGovernment della School of Managenent del Politecnico di Milano, evidenzia che la Pubblica Amministrazione promuove iniziative innovative solo se vi sono sanzioni, cioè se obbligata a farlo. 
Nel dettaglio gli esiti dello studio. Circa 60 percento delle Pubbliche Amministrazioni dichiara di aver sviluppato progetti di innovazione nell'ultimo anno. Dalla ricerca emerge che quando l'intervento di Enti nazionali o regionali contempla l'utilizzo di strumenti normativi coercitivi (low enforcement) l'uniformità e la rapidità di implementazione delle singole misure aumentano (compliance). Ne è un esempio il traguardo di alcuni degli obiettivi dell'Agenda Digitale Italiana, come quello relaativo all'Amministrazione Trasparente, la cui mancata implementazioni avrebbe comportato sanzioni e che risulta già realizzata o in fase di realizzazione nel 79 percento dei Comuni. 
Per quanto concerne altri servizi digitali per i quali sono previste sanzioni, prosegue la ricerca, la diffusione è ancora molto lenta (si parla dell'identità digitale, del domicilio digitale e dei pagamenti elettronici).
Messi in evidenza nell'indagine, che ha coinvolto 619 Amministrazioni tra Province, Comuni e gestioni associate, alcuni dati relativi a diverse aree di interesse inerenti la modernizzazione e l'innovazione della P.A.: l'Open government, ad esempio vede solo un Ente su due impegnato a ottempare agli obblighi di trasparenza previsti dal D.Lvo 33/2013 emanato oltre un anno fa.
Cresce l'utilizzo dei social network da parte degli Enti pubblici per favorire il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini: il 52 percento delle Regioni e il 59 percento dei Comuni capoluogo ha una pagina Facebook, mentre Twitter è utilizzato rispettivamente dal 57 percento delle Amministrazioni regionali e dal 63 percento di quelle comunali capoluogo.
Quando si parla di riuso, invece, la percentuale degli Enti che ha utilizzato soluzioni esistenti è pari al 16 percento. L'82 percento delle P.A. sfrutta piattaforme di eProcurement per acquistare beni e servizi ICT sebbene solo l'11 percento sia effettivamente passato al sistema telematico con più del 75 percento degli acquisti. 
Il 23,5 percento dei cittadini ha utilizzato sistemi di pagamento elettronici verso la P.A. ma il 72 percento degli Enti locali è sprovvisto di servizi che consentono qualsiasi forma di mobile payment.
www.osservatorio.net
                    
                Innovazione, se lo dicono le norme
Altri articoli
- 
                                                                        Editoriale
Grazie e arrivederci a settembre
 - 
                                                                            
                                         - 
                                                                            
                                        AssociazionePercorsi formativi in Comunicazione Pubblica
 - 
                                                                            
                                        Dall'ItaliaGestualità targata USA
 - 
                                                                            
                                        Dall'EuropaEuropa: interoperabilità per i servizi digitali
 - 
                                                                            
                                         - 
                                                                            
                                        Lo scaffaleLa religione del Capitale