I cittadini europei sono più consapevoli del fatto che le decisioni adottate dalle Istituzioni europee possono avere, come effettivamente hanno, un effetto diretto su loro stessi e sul loro vivere quotidiano. Lo dice il sondaggio Eurobarometro del Parlamento europeo realizzato di recente, anche in vista delle prossime elezioni. "Gli sviluppi delle politiche sia a livello internazionale che europeo portano i cittadini a prediligere nettamente un intervento congiunto a livello europeo piuttosto che di singole risposte nazionali".
Dal 2016 Eurobarometro effettua indagini sulle opinioni dei cittadini in merito alle azioni dell'Europa ricavando conferma che "i cittadini europei sono sempre più consapevoli del fatto che l'Unione europea sta effettivamente raggiungendo dei risultati a loro vantaggio negli ambiti per più importanti". Rispetto ai risultati sulla crescente consapevolezza, gli esiti del sondaggio evidenziano anche che più di tre quarti dei cittadini europei intervistati chiedono una maggiore azione futura dell'UE per tre settori che considerano strategici e prioritari: terrorismo, disoccupazione e protezione dell'ambiente
Il 67% degli intervistati (due terzi) è convinto che il loro Paese ottenga dei vantaggi dall'essere un membro dell'UE. Dal 1983 è il punteggio più alto registrato. Inoltre, per la prima volta, la maggioranza degli intervistati (48%) ritiene che far sentire la ‘propria voce' sia importante per l'UE.
Uno sguardo anche alle attività di informazione e comunicazione le quali, considerate fra gli elementi portanti per una capace relazione Europa–cittadini europei, se ne rileva la mancanza o, comunque, la non completezza. Comunicare ai cittadini le proprie azioni e informarli sull'andamento delle attività gioca un ruolo considerevole e decisivo sul gradimento dell'Europa.
Infine, per non perdere di vista i bisogni e gli interessi del proprio Paese, un dato per l''Italia. Il 58% degli italiani ritiene che gli interessi nazionali vadano presi in considerazione lavorando con gli altri Stati membri. Il 43% degli intervistati italiani ha un giudizio positivo sulle iniziative di promozione della democrazia e della pace nel mondo e il 40% ha, invece, un'opinione tendenzialmente negativa.
 
                                 
        
         
                                         
                                         
                                        