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Il 5 maggio si è svolto a Milano presso la TowerHall Unicredit il 13esimo incontro Open Free del 'Centro di Competenza Permanente sui Social ed il Digital" e delle Community (#SMMdayIT) che aveva per oggetto "Social media e Digital Communication: evoluzione del ruolo del comunicatore, tra Uffici Stampa, Relazioni Pubbliche, Digitale PR, Reputation Management".

Una giornata di dibattiti e riflessioni sui social media per confronti e comparazioni tra vari settori, che spaziavano tra banche, settore pubblico e industria. I lavori sono stati coordinati da Andrea Albanese, CEO Web Marketing Manager & Social Media Marketing Day, che nell'apertura della mattinata ha illustrato le ultime novità sui vari social e nel mondo digital.

Ha fatto seguito un incontro dal titolo "La forza dell'immagine: Instagram, giornalismo e ufficio stampa nuove frontiere della comunicazione" ne hanno discusso: Luigi Contu (direttore ANSA), Renato Vichi (direttore media relation Italia UniCredit), Enrico Deluchi (managing director Canon Italia).

Un confronto valido sulle modalità di utilizzo dei new media visti da un'agenzia di stampa, una azienda di credito internazionale e un'industria internazionale che produce strumenti strettamente collegati al mondo digital e social media.
Nel pomeriggio il dibattito è proseguito sotto il titolo "Social Media e Digital Communication: evoluzione del ruolo del comunicatore, tra Uffici Stampa, Relazioni Pubbliche, Digital PR e Social Media Reputation Management". Il confronto era con Marco Turchetto (coordinatore Ufficio Stampa e Relazioni Esterne della Questura di Milano), Alberto Monguidi (responsabile Ufficio comunicazione Lega Serie B) e Renato Vichi.

Il dibattito è stato ricco di spunti e confronti; di interesse per i comunicatori pubblici l'esperienza della Questura di Milano e della Polizia di Stato, che utilizza con ottimi risultati social media sia in sede locale sia nazionale (il noto profilo FB Agente Lisa). Si è parlato anche dell'esperienza della Lega Calcio: una comunicazione difficile con un pubblico difficile. Nel dibattito finale Pier Carlo Sommo ha puntualizzato su come i nuovi strumenti stiano appiattendo le tradizionali barriere tra comunicazione e informazizone e come parte del giornalismo sia ancora legato a schemi superati. Ha sottolineato anche che vi sono ancora molte carenze nel settore pubblico dove si opera a 'macchia di leopardo' e in modo disomogeneo, che va da picchi di efficienza a totale mancanza.

Come considerazione finale si può dire che la giornata ha confermato la necessità che i vertici di aziende e enti pubblici comprendano l'importanza dei social media oggi. Conoscere meglio il potenziale, ad esempio, di Facebook - quasi 1 miliardo e 700 milioni di utenti attivi nel mondo, di cui circa 30 milioni in Italia - con WhatsApp e Messenger, potenti sistemi di messaggistica con cui è possibile fare customer care, inviare articoli di giornale, fare telefonate.
Purtroppo, in buona parte di enti pubblici e aziende si continua a sottovalutare i social network, visti come qualcosa che bisogna avere, ma spesso non utilizzati in modo pertinente se non addirittura sottoutilizzati, da non includere nel piano di comunicazione integrata.

                                                                                                                         Pier Carlo Sommo