Anche nel 2014, il peso del mercato digitale della Pubblica Amministrazione (escluso il settore della Sanità) sul mercato totale dell'ICT ha visto ridurre la sua incidenza al 5,6% per un totale di 3.138 miliardi di Euro, a fronte dei 3.695 miliardi del 2011, quando il peso sul mercato complessivo dell'ICT italiano era del 5,8%.
Questo è stato uno degli argomenti di ITcomeITalia, in occasione dell'Eustema Day 2015 che riuniva la community italiana dell'Information Technology. I dati, presentati da Annamaria Di Ruscio di NetConsulting cube, non sono certo incoraggianti: il mercato digitale del nostro Paese è contratto, con un gap di circa 23 miliardi rispetto alla UE. L'incidenza del mercato digitale sul PIL in Italia è pari al 4,7% nel 2014, rispetto alla media del 6,4% nella UE.
Secondo il Digital Economy and Society Index 2015, che prende in considerazione cinque indicatori: connettività, capitale umano, uso di Internet, integrazione della tecnologia digitale e servizi digitali pubblici, l'Italia è al 25° posto nel ranking UE. Eppure, gli utenti Internet attivi nel Paese sono il 60%, a fronte di una media globale del 42%, mentre quelli attivi sui social media sono il 46%, rispetto a una media globale del 29%.
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