Pier Carlo Sommo ha illustrato la posizione e l'attività dell'Associazione sull'argomento e ha sottolineato come, sin dal 2001, "Compubblica" è impegnata per avere legittimazione e chiarezza dei ruoli professionali, con profili ben definiti per le attività di comunicazione nella Pubblica Amministrazione. Ha ribadito altresì l'attualità della Legge 150/2000 che necessita più che mai di una vera e concreta applicazione, prima di inoltrarsi in avventurose modifiche.
Si è detto anche della necessità che le Università siano fattive partecipi al dibattito sull'inquadramento e sul ruolo all'interno delle P.A. di comunicatori pubblici provenienti dai corsi universitari, per dare uno stabile inquadramento al personale in servizio e per offrire opportunità di lavoro ai laureati specializzati nella disciplina. Oltre a ciò si è parlato dei profili delineati nei quattro contratti nazionali che necessitano sia di una omogeneizzazione sia di maggiore precisazione. Una figura unica per la comunicazione e l'informazione ha destato perplessità vuoi per la indispensabile preparazione professionale a livello universitario, vuoi per la gestione e il coordinamento della funzione di comunicazione pubblica la quale deve far capo, come previsto dalle norme, ai comunicatori istituzionali.
I numerosi docenti delle molte Università presenti all'incontro, per la totale identità di vedute con la posizione di "Compubblica", hanno tutti approvato quanto espresso dal segretario generale dell'Associazione e hanno confermato la proficua collaborazione in corso da più tempo, decidendo di redigere un documento di COMferenza da inviare al Ministro della Funzione Pubblica e all'ARAN in perfetta linea con quanto finora operato da "Compubblica".