Il 3 marzo, con l'insediamento della Commissione tecnica, ha preso avvio l'attività dell'Osservatorio nazionale del lavoro agile, istituito, come previsto dal "Decreto Rilancio", presso la Presidenza del Consiglio. Coordinata dal presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, la Commissione avrà il compito di verificare l'avanzamento delle amministrazioni nella stesura dei Piani organizzativi del lavoro agile (Pola).
Su 162 amministrazioni statali monitorate dal Portale della performance del Dipartimento della Funzione Pubblica, attualmente sono solo 54 (33,3%) i POLA pubblicati entro la scadenza del 31 gennaio 2021 fissata dal "Decreto Rilancio". Della Commissione fanno parte, oltre a Naddeo: Ermenegilda Siniscalchi, Capo Dipartimento della funzione pubblica; Marta Barbieri, Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’università Bocconi di Milano; Mariano Corso, membro del comitato scientifico degli osservatori innovazione digitale della School of Management del Politecnico di Milano; Filippo Dani, Direttore generale e membro del Nucleo di valutazione della Città metropolitana di Torino; Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del lavoro dell’università degli Studi di Roma "La Sapienza"; Enrico Deidda Gagliardo, professore ordinario di Economia aziendale dell’università degli studi di Ferrara; Laura Di Raimondo, Direttore generale Asstel – Assotelecomunicazioni; Massimo Fierotti Fierotti, Responsabile del settore programmazione, controllo di gestione, valutazione della performance ed elaborazioni statistiche dell’università degli Studi di Palermo; Anna Maria Ponzellini, esperta nell’area della innovazione tecnica e organizzativa e della gestione delle risorse umane; Luca Giuseppe Rigoni, Direttore di Assinter Italia; Alessandro Mastromonaco, Direzione Generale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; Michele Camisasca, Direttore generale ISTAT.
"Lo smart working è stato certamente fondamentale durante la fase acuta della pandemia e ha segnato un cambiamento culturale da cui bisogna trarre tutte le conseguenti analisi" ha affermato il ministro Brunetta. "Sarà un punto all'ordine del giorno della nuova contrattazione, su cui le parti sociali pubbliche e private sono chiamate a riflettere".
GdN
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