L'istruzione e la formazione sono argomenti di intenso dibattito per l'Europa. E le esigenze future per l'uso delle tecnologie digitali vede l'Unione europea chiamata a rispondere con strategie e politiche mirate che garantiscano a tutti gli europei di possedere competenze digitali.
Secondo il Joint Research Centre della Commissione europea più basso il livello di competenze, più lenta la trasformazione digitale; per questo è fondamentale sostenere lo sviluppo e la diffusione di un nuovo modello d’istruzione e formazione, che sappia valorizzare gli skills tecnologici dei lavoratori.
In un recente studio del Centro comune di ricerca JCR dal titolo "The changing nature of work and skills in the digital age", diffuso da poco, è contenuta una interessante analisi sull'impatto della tecnologia sui mercati del lavoro e sulla necessità di adattare le politiche in materia di istruzione per rafforzare le competenze digitali.
Oggi, in Europa il 40% circa dei lavoratori non ha competenze digitali, o ne ha solo a un livello basico. Sempre in Europa il dato medio delle imprese che fanno uso di tecnologia per l’Intelligenza Artificiale è di 28 su 100.000. Il dato più alto è quello di Malta e Regno Unito, rispettivamente 45 e 40 ogni 100.000; il più basso è condiviso da un gruppo di Paesi, tra cui Slovacchia, Polonia, Romania, Ungheria, Italia, Repubblica Ceca e Portogallo, meno di 10 aziende ogni 100 mila.