Il 73,2 per cento dei consumatori italiani non pensa che i chatbot (il software che simula una conversazione con un essere umano) possano sostituire le persone fisiche per il servizio ai clienti.
Questo è uno dei principali dati di una ricerca realizzata dalla community "Trustpilot" che mette a confronto chatbot-persona effettuata su oltre 1.500 individui. Solo l'8,9% degli intervistati ritiene che un software può fare bene quanto un essere umano e solo il 4,2 pensa che il software può fare anche meglio.
Di quello stesso campione il 13,9% si dichiara oltremodo diffidente tanto da non effettuare acquisti su siti che utilizzano unicamente chatbot per interagire.
Il 26,6% dichiara che i chatbot non saranno mai intelligenti quanto gli umani mentre il 46,5% dice che i chatbot ne saranno sempre privi del fattore umano (46,5%), due importanti fattori di dissuasione.