Back to top
Associazione Comunicazione Pubblica
Chi siamo
Contattaci
Lunedì della 9:30 alle 15:30
dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 14:30.
Via Marsala 8 - 20121 Milano
info@compubblica.it
02 67100712
345 6565748
Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Una comunità professionale per i comunicatori pubblici

Chiusa la parentesi delle feste adesso il nuovo anno comincia davvero.
Un nuovo anno significa molte cose. Per un'Associazione come la nostra vuol dire trasformare le promesse in fatti concreti. E i fatti concreti sono il risultato di quell'impegno comune che abbiamo rivendicato come una delle "specificità" del nostro stare insieme.
In fondo dobbiamo essere grati alla "vicenda" COM-PA che ci ha permesso di vedere meglio certi nostri limiti ma soprattutto quali interessi abbiamo toccato in questi anni di coerenza e lavoro.

Da quella vicenda non è nata una nuova Associazione ma una più forte e diffusa consapevolezza delle nostre buone ragioni. Del fatto che una comunità professionale non vive di gerarchie fasulle, di uomini della provvidenza, di mediocri ambizioni ma solo se tutti si sentono parte di un progetto, solo se "io" viene sostituito con "noi". Altrimenti e inevitabilmente ci si trasforma in una sorta di corporazione buona per tutte le stagioni ma, proprio per questo, destinata ad una perenne subalternità strategica.

Intendiamoci bene, questo non è l'incipit del manifesto dei "puri e duri". Questa definizione così come quelle di ottimisti e pessimisti, innovatori o conservatori sono state consumate da un abnorme uso e hanno finito per risultare parole vuote, banali escamotage dialettici per non affrontare mai i problemi.
Ma se vogliamo, come vogliamo, realizzare una comunità professionale dobbiamo cominciare dall'affermazione delle nostre motivazioni ideali. Non possiamo seguire tutte le comete che appaiono periodicamente nel presepio della comunicazione né continuare a massaggiare ego debordanti.

Per anni abbiamo parlato e scritto di etica e profili professionali tra l'indifferenza di molti, adesso registriamo, con soddisfazione, che quei temi che qualcuno bollò come "corporativi", stanno diventando di dominio generale a conferma che le comunità professionali non nascono né per acclamazione né per caso.

Creare la comunità professionale dei comunicatori pubblici è dunque l'impegno che il nostro gruppo dirigente assume come priorità assoluta. Siamo certi che problemi e ostacoli non mancheranno. Ma siamo ancora più certi che solo così il nostro lavoro e il futuro dei neo laureati in Scienze della Comunicazione potrà essere riconosciuto e valorizzato. Per ottenere questo risultato non saremo soli. Saranno al nostro fianco i colleghi che già operano nella Pubblica Amministrazione, gli studenti, i docenti delle Università, gli amministratori che sanno come comunicare non faccia rima con propagandare e, infine, tutti gli innovatori impegnati a realizzare un sistema pubblico non solo efficiente ma attento e sensibile ai problemi di una società che sta addentrandosi in una devastante crisi sociale ed economica. Una crisi per la quale occorrerà un ottimismo diverso da quello che animava il ponte del Titanic.
Questa è la sfida che tutti noi, assieme, dobbiamo accettare e possiamo vincere.