Ma partiamo dall'inizio, cos'è #pasocial?
E' un gruppo di lavoro formato da capo uffici stampa, comunicatori, social media manager del Governo (Presidenza del Consiglio e Ministeri) che hanno deciso di mettere a disposizione la propria professionalità per lo sviluppo della nuova comunicazione pubblica, sia a livello centrale che sui territori. La partenza è rappresentata dagli Stati Generali della nuova comunicazione pubblica, dedicati alla figura professionale del social media manager, che si sono tenuti, per la prima volta in Italia, nel novembre 2015 a Palazzo Chigi. Riassumendo al massimo questi sono i punti fondamentali da cui siamo partiti: Enti e aziende pubbliche devono essere presenti dove stanno i cittadini e quindi stare sui social e in chat; la consapevolezza che social e chat sono a tutti gli effetti strumenti di servizio pubblico, offrono l'opportunità per nuovi servizi e linguaggi; dare riconoscimento, valore e istituzionalizzazione alle figure professionali che si occupano della nuova comunicazione pubblica; promuovere le buone pratiche e lo scambio/condivisione del lavoro; promuovere formazione e corretto utilizzo di social e chat.
#pasocial è un gruppo del Governo, ma può contare sulla collaborazione di Regioni, Comuni e Aziende pubbliche che danno un contributo importante sui rispettivi territori e sulle aziende dei social (da Facebook e Instagram a Twitter, da Google a Linkedin) che con entusiasmo ci stanno seguendo e partecipano attivamente a seminari, incontri, convegni. Mi ricordo ancora le iniziative sul tema social e comunicazione pubblica di qualche anno fa, le cose sono cambiate molto ed è un fatto che esista finalmente un percorso nazionale e locale di condivisione, sviluppo, spinta verso una P.A. che vinca finalmente la sfida di apertura, trasparenza, nuovi servizi e linguaggi. I social sono una grande occasione in questo senso, sono mezzi che per loro stessa natura ti impongono un cambiamento radicale e un passaggio culturale inevitabile. Sono una rivoluzione nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini, modificano gli strumenti, i luoghi, le modalità di lavoro e danno un'opportunità storica ai nostri enti e anche ai tanti comunicatori pubblici, bravi e capaci, che ogni giorno informano in tempo reale dalle rispettive realtà.
Dopo gli Stati Generali è andato avanti il percorso e il gruppo #pasocial ha promosso dei seminari per i comunicatori del Governo con Twitter, Facebook e Google, e convegni sui territori, a Pescara con la Regione Abruzzo (aprile 2016) e a Napoli con la Regione Campania (luglio 2016). Il percorso proseguirà anche nelle altre zone d'Italia, tanti territori si sono candidati ad ospitare nuove iniziative e sono già in programma gli appuntamenti di Roma (Social Media Week, dal 12 al 16 settembre, qui il programma http://www.smwirome.it/calendario/), Catania (30 settembre), Firenze (ottobre), Ancona (18 novembre). Spesso si racconta di una P.A. “scarica”, lenta, burocratica, non è quella che stiamo trovando in giro per l'Italia. Ci sono tantissimi giovani e meno giovani con tanta voglia di fare e intraprendenza, che vedono con i propri occhi i risultati positivi della nuova comunicazione e che non vedono l'ora di raccontare e condividere la propria esperienza, di esser aggiornati e di proporre e testare nuove piattaforme e nuovi servizi. Diamogli spazio, diamogli un riconoscimento e puntiamo su queste forze per togliere quel “nuova” dalla comunicazione social (ormai non più tanto nuova e da integrare a tutti gli effetti nella comunicazione pubblica) e per dare nuovo slancio e aggiornamento al ruolo di comunicatore pubblico, un mestiere bellissimo che grazie ai social può aprire una nuova stagione.
Francesco Di Costanzo
                     
                                 
        
         
                                         
                                         
                                         
                                        