Si pu� comunicare senza i comunicatori?

Rispondendo a numerose sollecitazioni il nostro Segretario generale ha inviato, nei giorni scorsi, la seguente lettera al giornalista Bruno Vespa:

"Caro dottore,

sollecitato da più parti, desidero segnalarLe un piccolo incidente occorso nella sua trasmissione del 19 gennaio scorso.

Mentre scorrevano i titoli di coda, rivolgendosi ad un gruppo di liceali presenti in studio, Lei avrebbe dichiarato: “Non iscrivetevi a Scienze della comunicazione. Non fate questo tragico errore che paghereste per il resto della vita”.

Ovviamente si tratta di un’opinione legittima ma che in un contesto privo di risposta, ha negativamente colpito numerosi studenti e diversi iscritti all’ Associazione, tutti, evidentemente, suoi fedeli ascoltatori.

Viviamo tempi in cui troppe cose assumono la dimensione di tragedia e non intendo certamente accodarmi all’andazzo.

Mi permetta però di sottolineare che non si può affermare, ogni giorno, che senza comunicazione non ci potrebbe essere né conoscenza né partecipazione, e poi, quando si tratta di professionalizzare chi farà questo mestiere, liquidare il tutto con una battuta.

Perché delle due l’una: o la comunicazione serve davvero oppure siamo alla solita differenza tra dire e fare. Se invece ha proposte per migliorare la formazione dei comunicatori, mi farebbe piacere potermi confrontare con Lei.

Grazie per l’attenzione che vorrà dedicarmi, Le invio i migliori saluti e auguri di buon lavoro”.