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L’attività del WWF per i mesi estivi è concentrata nella promozione della salvaguardia dell’ambiente marino.

Il Mediterraneo è sottoposto ad ogni tipo di sfruttamento e il suo equilibrio è molto precario perché il rinnovamento delle sue acque avviene solo attraverso lo stretto di Gibilterra. Ci vogliono 40-50 anni per rinnovare completamente le acque del Mediterraneo ma in esso vengono versati liquami di 150 città e di 1-4.000 industrie senza contare che il 25% del traffico mondiale fa rotta attraverso il Mediterraneo.

Nel bacino del Mediterraneo, che corrisponde allo 0,82% dei mari mondiali, è presente il 7,5% delle specie marine del pianeta, tra cui specie minacciate di estinzione.

Molte specie marine pescate in Mediterraneo, tra cui tonno, pesce spada, nasello, sogliola, triglia e seppia, sono sfruttate al massimo dalla pesca. Tartarughe marine e delfini sono minacciati, così come viene fatta strage del Tonno Rosso quando viene a riprodursi nel Mediterraneo. Il WWF vuole valorizzare la biodiversità marina attraverso la conoscenza delle aree marine protette, promuovendo

il rispetto del mare e dei suoi abitanti con un turismo sostenibile e promuovendo un consumo responsabile di pesce.

La campagna fa “parlare” il mare. Nello spot una spiaggia del Mediterraneo, il rumore del vento, le grida dei gabbiani e il suono del mare. Un mare che chiede aiuto, e che “scrive”: help. Nella campagna stampa, una enorme bottiglia, che galleggia sull’acqua vicino alla spiaggia, con dentro un messaggio. Negli spot radio simulato il suono di una conchiglia portata all’orecchio e una voce flebile che chiede aiuto. “Il mare ci sta chiedendo aiuto” è il pay off, l’agenzia è la TBWA Italia.