Previsto dal Piano Triennale per l'informatica nella PA, il monitoraggio ha interessato 21.700 portali istituzionali - di cui 18.096 correttamente raggiungibili - presenti in IPA, l'indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi. Per 9.108 siti è stato possibile procedere anche al rilevamento della versione del CMS utilizzato.
Nella rilevazione 2022, AgID ha riscontrato un aumento dei siti della Pubblica Amministrazione che si possono considerare sicuri (47%), raddoppiati rispetto allo scorso anno. I siti quasi correttamente
configurati, invece, sono l'11%: si tratta di siti che utilizzano già il protocollo HTTPS ma la configurazione non è più considerata idonea agli standard moderni.
Quest'anno i siti che riportano gravi problemi di sicurezza sono scesi dal 53% al 41%. In particolare, si registra un miglioramento dei redirect da HTTP ad HTTPS. I siti considerati "irrecuperabili", ovvero quelli che
non utilizzano il protocollo HTTPS, rappresentano l'1% del totale. Rispetto allo scorso anno sono diminuiti del 34%, passando da 340 a 223.
Aumenta dell'8% anche il numero dei siti che utilizza la versione più aggiornata del proprio CMS. Allo stato attuale, si tratta di un quarto dei domini che usa un CMS. Tuttavia, la metà dei domini con un CMS non
risulta aggiornato all'ultima versione. Wordpress si conferma il CMS più usato nella Pubblica Amministrazione: lo utilizza, infatti, il 57,15% dei siti. Seguono poi Joomla (24,71%) e Drupal (8,72%).
Infine, ad un anno esatto dalla messa a disposizione del servizio per l'autoverifica della configurazione HTTPS e CMS riservato alla PA, sono state elaborate in totale 549 richieste di analisi provenienti da
organizzazioni pubbliche censite su IPA.
Fonte: www.agid.gov.it
Report AgID: dal monitoraggio dei siti della PA luci e ombre
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