Quasi due ragazzi su tre si sono iscritti a un social network prima dell'età consentita dalla piattaforma, pur sapendo che non avrebbero potuto. E sempre due su tre quando si iscrivono a un nuovo servizio online o accedono a una nuova app ne accettano le condizioni d'uso senza leggere mai l'informativa sulla privacy.
Più elevata la consapevolezza tra i maggiorenni, infatti quelli che ignorano sistematicamente le privacy policy scendono al 50%.
Il 43% dei minori ignora i diritti che la normativa gli riconosce per difendersi dal cyberbullismo, mentre il 64% degli over 18 sembra più preparato. Eppure i giovani sono interessati alla difesa della privacy, soprattutto di quella online. 9 studenti su 10 giudicano favorevolmente l'eventuale organizzazione di incontri su questi temi sin dall'età scolastica, magari da svolgere in classe; per il 54% sarebbe un'attività fondamentale, per il 34% come minimo utile.
Sono questi alcuni dei dati rilevati dal sondaggio che il Garante per la protezione dei dati personali ha commissionato a "Skuola.net".
Il convegno ha avuto come protagonisti circa 60 studenti. Al centro degli interventi dei Componenti dell'Autorità Garante i temi sui social network, revenge porn, cyberbullismo e i ragazzi sono stati chiamati ad esprimere le proprie considerazioni, esporre le proprie esperienze e fare domande sulla privacy on line.
I risultati integrali della ricerca - effettuata attraverso la raccolta di un questionario compilato da 2600 ragazzi tra gli 11 e i 24 anni - sono disponibili sul sito del Garante.
www.garanteprivacy.it