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Secondo la Ricerca 2013 dell'Osservatorio Ict in Sanità realizzata dalla School of Management del Politecnico di Milano, "la digitalizzazione in sanità è la chiave della sostenibilità economica del sistema. Eppure per la salute in Italia si spende poco e si investe ancor meno, a discapito della qualità dei servizi che, negli ultimi anni di spending review, ha perso posizioni nei confronti internazionali".


La spesa Ict per la sanità nel 2012 è di 1,23 miliardi di euro (-5% rispetto al 2011), appena 21 euro per abitante, la metà rispetto a Francia e Gran Bretagna. Secondo il Politecnico, entrando nel dettaglio, si potrebbero  risparmiare circa 3 miliardi con la de-ospedalizzazione di pazienti cronici, "resa possibile dalle tecnologie a supporto della medicina sul territorio e dell'assistenza domiciliare"; 1,37 miliardi con  l'introduzione della Cartella Clinica Elettronica; 860 milioni rendendo digitali i referti e le immagini; 860 milioni con la riduzione di ricoveri da errori evitabili attraverso sistemi di gestione informatizzata dei farmaci; 370 milioni di euro consegnando i referti via web e migliorando l'organizzazione del lavoro degli operatori allo sportello; 160 milioni con la prenotazione online delle prestazioni.


Mentre, l'Italia si colloca bene in parametri come i risultati clinici (11° posto) e il rispetto dei diritti e l'informazione ai pazienti (11° posto), ha basse valutazioni in materia di prevenzione, gamma e accessibilità dei servizi (26° posto), accesso ai farmaci (22° posto) e tempi di attesa (22° posto).


L'impatto sulla qualità di '"quello che era considerato fino ad alcuni anni fa tra i migliori sistemi sanitari del mondo è preoccupante", dice  la ricerca. "In soli tre anni il nostro sistema sanitario è scivolato dal 15 al 21 posto per qualità, tra i 34 censiti dall'Euro Health Consumer Index 2012. Siamo sempre più staccati da Francia, Regno Unito e Olanda, in testa alla graduatoria, e ci ritroviamo dietro ai Paesi dell'est Europa come Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia" - si legge nelle conlcusioni.


Per la ricerca: www.polimi.it

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