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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

I profili della comunicazione e dell'informazione nella PA siciliana

"Informazione e Comunicazione per la Pubblica Amministrazione in Sicilia. Le professioni della Legge 150/2000: stato dell'arte, attuazione e buone pratiche" è stato il titolo della giornata organizzata dall'Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale (Compubblica) - Delegazione Sicilia, con il patrocinio dell'Assessorato Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia e il con il GUS (Gruppo Uffici Stampa) dell'Associazione Siciliana della Stampa. Nella mattinata di confronto, svoltasi nella sede della Regione Siciliana a Catania (ex Palazzo ESA), si sono alternati esperti, rappresentanti delle Istituzioni, sindacalisti; nell'ambito della giornata, uno specifico evento formativo per gli iscritti all'albo dei giornalisti ha approfondito l'aspetto della specificità del comunicatore e del giornalista nel pubblico impiego.

«Il governo regionale presta grande attenzione al tema della comunicazione istituzionale e alla figura del giornalista pubblico – ha detto a questo proposito l'Assessore delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Andrea Messina, in apertura –. Un percorso che vede il governo Schifani favorevole a una più corretta definizione dei profili e delle disposizioni contrattuali per una giusta valorizzazione delle professionalità che già lavorano in Regione. Siamo, inoltre, disponibili a sostenere l'applicazione della normativa sugli uffici stampa negli Enti locali, affinché si svolgano i concorsi per l'assunzione dei giornalisti e si inquadrino correttamente quelli che già vi lavorano. Parimenti - conclude Messina - siamo disponibili a valutare la definizione di nuovi profili dei comunicatori pubblici, distinti da quelli dei giornalisti, per altre figure destinate al settore della comunicazione istituzionale, sia rivolta all'interno sia all'esterno».

L'obiettivo dell'iniziativa di Compubblica, infatti, era quello di consentire un ulteriore passo in avanti rispetto alla dotazione, da parte della PA siciliana, dei due profili dell'Informazione e della Comunicazione, per dare piena e concreta attuazione alla Legge 150/2000. Lo ha specificato Giuseppe Idonea, coordinatore della delegazione di Compubblica Sicilia, che ha introdotto e moderato gli interventi. E, in questo percorso, il segretario generale di Compubblica, Marco Magheri, ha sottolineato come la PA debba considerare la comunicazione come sua funzione ordinaria strategica, da affidare a professionisti che la gestiscano con competenza, robusta deontologia, capacità di innovazione, senso di responsabilità. Sulla necessità di un “tagliando” alla legge 150/2000 è intervenuto il prof. Guido Nicolosi, professore associato di Comunicazione Pubblica e Sociale all'Università di Catania, che ha messo in evidenza due aspetti: intendere la comunicazione come partecipazione e coinvolgimento dei cittadini e non solo come “vetrina” di chi amministra, e garantire la posizione di autonomia delle strutture professionali che se ne occupano. Di inapplicazione della legge 150/2000 ha parlato il giornalista Salvatore Di Salvo, tesoriere dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, ricordando i documenti e l'attività dell'Ordine in materia. Angelo Palillo, componente del Direttivo nazionale del Gruppo Uffici Stampa, ha ripercorso l'evoluzione normativa dalla Legge 150 focalizzando in particolare i più recenti contratti del pubblico impiego sottoscritti da sindacati e Aran, nei quali sono stati introdotti i due profili dell'informazione e della comunicazione, e le novità specifiche dell'ultima versione dei contratto, soprattutto nell'area delle Autonomie Locali. Sul profilo e la peculiarità dello Specialista della Comunicazione Istituzionale sono intervenute Rosaria Caltabiano, che svolge questo ruolo per l'ASP di Catania, e Giusy Rubino, dipendente del Comune di Melilli: la prima evidenziando le peculiarità dell'ambito sanitario ritenuto unanimemente fondamentale, Rubino rilevando varie criticità attuali soprattutto nella direzione di “elusione” della normativa del settore. In questa direzione, Orazio Vecchio, giornalista pubblico dell'Azienda Ospedaliera Cannizzaro, ha osservato come le PA spesso ritengano di reclutare alternativamente una delle due figure (comunicatore o giornalista) con il rischio che quella presente vada a supplire la mancanza dell'altra, mentre la ratio della norma e la qualità dei servizi resi al cittadino passa dal necessario presidio sia dell'informazione e sia della comunicazione, come correttamente sollecitato dalle due direttive emesse in Sicilia nel 2022 dall'assessore Zambuto (enti locali) e dall'assessore Razza (sanità).

Tra gli interventi, anche quelli di Marco Rubino, sindaco di Sant'Agata Li Battiati in rappresentanza dell'ANCI (Associazione Italiana Comuni Italiani) Sicilia, che ha posto il problema della capacità assunzionale dei Comuni, e di Giuseppe Messina, segretario generale dell'UGL Sicilia che, anche in relazione al PNRR, ha esposto alcuni degli elementi normativi e contrattuali ancora da definire.

Proprio in tale prospettiva, e alla luce anche di altre osservazioni, l'incontro si è concluso con un proposito: la redazione di un documento congiunto che riassuma alcune delle proposte sul campo, a vantaggio delle persone, degli enti, della valorizzazione dei professionisti della comunicazione e dell'informazione.

Una iniziativa e delle buone pratiche replicabili in altri territori per creare valore pubblico.

I profili della comunicazione e dell'informazione nella PA siciliana


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