In Rete si parla molto di Pubblica Amministrazione e del suo processo di innovazione tecnologica. Ma, se non desta troppo stupore rilevare che le critiche superano largamente gli apprezzamenti, sorprende però verificare che i servizi della Pubblica Amministrazione digitale raccolgono dissensi maggiori rispetto a quelli della Pubblica Amministrazione "tradizionale".
Le ragioni di ciò sono state analizzate dall'Osservatorio eGovernment presso il Politecnico di Milano e Voices from the Blogs che hanno preso in considerazione oltre 300mila commenti che discutevano di Pubblica Amministrazione sui social network.
Emerge che i commenti complessivamente negativi sulla Pubblica Amministrazione sono il 38,8%, mentre i pareri positivi si fermano al 26,6%. Un quarto degli iscritti contiene un giudizio pesantemente negativo. I giudizi espressi sulle funzioni della Pubblica Amministrazione digitale, nella speranza che le nuove tecnologie abbiano cambiato il rapporto tra burocrazia e cittadini, sono deludenti: solo il 22,5% i commenti positivi 47,9% i giudizi negativi.
La principale fonte di critiche (35,3%) fa riferimento ai ritardi nel processo di introduzione delle nuove tecnologie: il 32,4% i ritardi infrastrutturali legati alla ancora scarsa diffusione della banda larga sul territorio nazionale; il 6,2% lamenta l'assenza di un coordinamento centralizzato efficiente, in grado di uniformare i servizi offerti e di farli dialogare tra loro in modo efficace; ricorrente, ad esempio, la critica allo scarso livello di integrazione e interazione tra le banche dati di tutte le Pubbliche Amministrazioni.
Ma la vera sorpresa sembra rappresentata da quanti - più di un quarto del totale - mostrano resistenze, perplessità o aperta contrarietà alla trasformazione dei servizi tradizionali in servizi digitalizzati e telematici. Accanto a chi paventa rischi per la tutela della privacy sui propri dati. Sono assai più numerosi quelli che temono che la digitalizzazione dei servizi provochi la spersonalizzazione del rapporto tra cittadino e Amministrazione pubblica, e con questo il venir meno di quel "filtro umano" capace comunque di aiutare l'utente a districarsi in modo corretto tra le numerose incombenze amministrative.
Vuoi vedere che dopo gli anni passati a criticare l'inefficienza e l'incapacità degli sportelli per il pubblico, oggi si rimpiange il rapporto vis-à-vis, la relazione diretta con il tanto vituperato funzionario pubblico?
Tratto da: "Economia&Finanza" di Repubblica.it