Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego potrebbe registrare un'accelerata. Se, infatti, nei mesi scorsi il confronto tra sindacati e Governo è andato avanti, è però rimasto aperto il nodo risorse, che potrebbe sbloccarsi con la nuova legge di stabilità.
Un passo avanti che coinvolgerebbe finalmente anche i comunicatori pubblici, con la definizione dell'inquadramento nei profili professionali.
Secondo le prime bozze della legge di stabilità 2017, il Consiglio dei Ministri sarebbe disponibile a proporre un importo pari a più del doppio, circa 700 milioni, se non addirittura il triplo rispetto a quanto stanziato nel 2016.
Un passo avanti che archivierebbe una volta per tutte la proposta, che però i sindacati non hanno mai considerato percorribile, di un accordo porto in attesa della definizione di un Testo Unico del pubblico impiego.
Nei giorni scorsi il segretario generale della nostra Associazione, Pier Carlo Sommo, ha incontrato, a margine di un convegno sulla sanità, il presidente di Aran Sergio Gasparrini che ha confermato la disponibilità a inserire il tema della figura del comunicatore pubblico nell'atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti. In tal modo, quando si aprirà il tavolo tra Governo e sindacati per definire come procedere in base alle risorse che verranno realmente stanziate, divernterà oggetto di confronto anche il ruolo di chi opera in modo strategico all'interno della P.A. per accrescere una relazione costruttiva con il cittadino.
A questo proposito, la nostra Associazione ha programmato un nuovo incontro, che si svolgerà nelle prossime settimane, sia con Aran sia con le diverse Organizzazioni sindacali.
CT
 
                                 
        
         
                                         
                                         
                                         
                                        