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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Essere presenti sui social non significa automaticamente dare il "via libera" ad utilizzare per finalità pubblicitarie i propri dati personali.

E' accaduto che una società di marketing è stata sottoposta al controllo dell'Autorità per la protezione dei dati personali poiché aveva utilizzato indirizzi mail per inviare avvisi promozionali senza aver richiesto prima il consenso degli interessati. Il caso era stato segnalato al Garante da una società di consulenza finanziaria, dopo che alcuni promotori finanziari avevano ricevuto numerose offerte promozionali e non avevano mai autorizzato l'utilizzo del proprio riferimento.

Gli accertamenti effettuati sia dal Garante della privacy sia dal nucleo speciale privacy della Guardia di Finanza, hanno riscontrato che la raccolta degli indirizzi di posta elettronica avveniva con varie modalità, tra le quali uno stretto controllo dei rapporti istaurati sui maggiori social. Le caselle di posta elettronica così acquisite venivano utilizzate per effettuare considerevoli campagne promozionali : in due anni erano state spedite più di 100.000 mail pubblicitarie.

Dagli accertamenti è stato appurato che gli indirizzi email erano stati utilizzati senza consenso preventivo ed è perciò che il Garante ha ritenuto illecito l'uso perché non è automatico che i dati presenti on line siano libertamente utilizzabili liberamente. Al contrario di quanto sostenuto dall'agenzia di marketing, secondo la quale essere iscritti a un social network implica il consenso per l'uso delle informazioni personali per fini promozionali. Tesi, sottolineata dal Garante, che non ha fondamento normativo.

www.garanteprivacy.it