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Il 2011 sarà l'anno del cloud computing. È la previsione dell'ultimo Cisco Connected Report che ha studiato quali sono le aspettative e i comportamenti di dipendenti e professionisti delle IT a livello globale, analizzando i trend di 13 paesi, con 2.600 persone intervistate.

Nei paesi presi in esame, il 52% dei professionisti ha dichiarato di utilizzare o prevede di utilizzare il cloud computing. I livelli più alti di adozione del cloud sono previsti in India (76%), Brasile (70%) e Cina (69%), l'Italia rimane vicina al valore medio con il 51%.
Globalmente, gli intervistati hanno dichiarato le priorità in ambito Data Center per i prossimi tre anni sono di migliorare l'agilità e la velocità nella distribuzione delle applicazioni business (32%); di gestire meglio l'utilizzo delle risorse per allineare necessità e risorse disponibili (31%); l'aumento della resilienza dei data center (19%); la riduzione dei costi di alimentazione e raffreddamento (17%). In Italia le prime due priorità espresse sono uguali e i valori non si discostano dalla media degli altri paesi (33%), mentre l'aumento della resilienza dei data center è del 13% la terza, la riduzione dei costi di alimentazione e raffreddamento è 21%.

Non ancora così diffusa negli ambienti di produzione la virtualizzazione: solo il 29% degli intervistati a livello globale ha più della metà dei propri server di produzione virtualizzati e solo il 28% ha virtualizzato più della metà dei server di ambienti di non produzione. Il ritardo della virtualizzazione, secondo gli intervistati,  è dato dall'aumento della velocità di cambiamento dell'ambiente informatico (30%) - in Italia il 27% - seguita dalla possibilità di ottimizzare le risorse e ridurre i costi (24%) - in Italia il 23% - e da una più veloce distribuzione delle applicazioni (18% anche in Italia).

Tra i fattori che frenano l'adozione di sistemi di virtualizzazione ci sono la sicurezza (20%), le preoccupazioni riguardo alla stabilità (18%), le difficoltà nella creazione dei processi operativi in un ambiente virtualizzato (16%) e la gestione(16%).

In prospettiva il quadro per i prossimi tre anni cambia. Il 46% a livello globale, il 40% in Italia, prevede che nei prossimi tre anni tra il 50% e il 100% dei propri server saranno virtualizzati con una riduzione dei costi stimata tra il 25% e il 49%, in Italia il 32%.
Il report evidenzia anche le "tendenze rispetto ai Data Center globalmente un IT manager su tre considera che l'accesso mobile alle informazioni sia la tendenza che impatta maggiormente sul Data Center, in particolar modo in China (47%), Brasile (40%) e Germania (39%), mentre in Italia sono uno su quattro (25%). Seguono la virtualizzazione (32% a livello globale), 19% per l'Italia; l'unified fabric data center (29%), 16% in Italia, la virtualizzazione desktop (27%), 23% in Italia; e il cloud computing (27%), 13% in Italia".

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