Oltre trenta relatori ed esperti hanno tenuto seminari e workshop, altrettanti Enti locali italiani hanno esposto e messo a disposizione documentazione e materiali, circa 400 tra amministratori, tecnici, comunicatori pubblici sono intervenuti da tutta Italia. Sono alcuni numeri di Parteci.Pa la rassegna dedicata alla democrazia partecipativa svoltasi a Modena dal 21 al 23 gennaio.
Dopo il convegno dedicato a comunicazione e partecipazione a COMLab-Stati Generali della Comunicazione Pubblica dello scorso 7 ottobre, dopo la rassegna reggiana "Governare con i cittadini" dello stesso mese, ecco ora un altro importante appuntamento (www.comune.modena.it/partecipa) sui temi della partecipazione.
Significativo e distintivo anche il metodo con cui queste iniziative sono state costruite: non passerelle di opinionisti che dicono agli altri cosa si dovrebbe fare ma momento di elaborazione e confronto di una comunità di pratica che concretamente costruisce giorno dopo giorno l'innovazione nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Non una iniziativa isolata e propagandistica ma un insieme di istituzioni, associazioni, esperti, tecnici, comunicatori, che hanno avviato un lavoro in rete per consolidare e migliorare i processi, le metodologie, le tecniche partecipative.
Dalle Agende 21 locali ai Piani della salute, dal bilancio partecipativo all'urbanistica partecipata, dallo Scenario workshop (EASW) all'Open Space Tecnology, dall'ascolto e interlocuzione con i cittadini negli URP ai Forum civici, dall'e-democracy alle applicazioni del web 2.0... sono veramente molti ormai i processi, le metodologie, le tecniche che vengono di volta in volta attivate. Non c'è un metodo unico ma una cassetta degli attrezzi da utilizzare in modo appropriato e con le necessarie competenze. E questo pone un problema di aggiornamento e di nuove professionalità dentro la P.A.. Al contempo è ormai evidente la necessità di dare maggiore continuità al metodo partecipativo, superare gli esperimenti a latere dei percorsi tradizionali, evitare dispersioni e sovrapposizioni.
La comunicazione pubblica, come ambito professionale e come associazione, è pienamente parte dei percorsi e delle progettualità sopra richiamate. Ha contribuito negli ultimi venti anni a creare la cultura e le premesse per un nuovo civismo, contribuisce oggi quotidianamente a rendere possibile il coinvolgimento attivo del cittadino nelle politiche dell'Ente mettendo a disposizione informazioni che sono la base conoscitiva indispensabile per potersi pronunciare con cognizione, instaura un dialogo costante senza il quale ciascun soggetto rimarrebbe isolato. Un alleato prezioso dunque la comunicazione di ogni serio processo innovativo e pronto a fare rete con altri protagonisti in Italia e in Europa.
Dopo l'appuntamento degli Stati generali della Comunicazione Pubblica, quello modenese rappresenta dunque un ulteriore passo avanti nella consapevolezza delle diverse associazioni (Coordinamento Agende 21 locali, rete nuovo municipio, ANCI, Comunicazione Pubblica, Cittadinanzattiva, Labsus, ecc.) della necessità di fare squadra, ciascuno con il proprio apporto e specificità, per affermare e consolidare sul territorio nazionale un nuovo modo di fare pubblica amministrazione.
Sappiamo che non è facile e che l'attuale momento storico è quanto mai pieno di ambivalenze, contraddizioni, rischi e opportunità. Sappiamo però che in Italia c'è chi fa sul serio nel mettere in pratica l'innovazione, oltre la retorica e i facili slogan.
Paolo Tamburini
N.B. A ParteciP.A. Luigi Bobbio ha presentato il programma di Biennale Democrazia in programma a Torino dal 22 al 26 aprile 2009 in vista dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Una nuova importante tappa di un dialogo e di una azione avviata.
Nuovi passi verso una cittadinanza attiva
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