Sempre più profonda la crisi dell'editoria, acuita in questo periodo. La Fieg-Federazione Italiana Editori Giornali ha monitorato dieci canali di informazione, dedicati esclusivamente alla distribuzione illecita di giornali e, come dicono alla Federazione, sulla base "di un'analisi dell'incremento della diffusione illecita di testate giornalistiche sulle piattaforme che durante la pandemia ha raggiunto livelli intollerabili per uno Stato di diritto". 580 mila gli utenti complessivi per un aumento del 46% di iscritti negli ultimi tre mesi e un incremento dell'88% delle testate diffuse.
La stima delle perdite subite dalle imprese dell'editoria è di ben 670 mila Euro ogni giorno, circa 250 milioni di Euro all'anno". In primis, di ciò sono accusate Telegram e WhatsApp. Un addebito fatto anche da "La Repubblica" dove sono state pubblicate anche le stime della Guardia di Finanza, che riconducono ad almeno altri 500 mila utenti su WhatsApp, che danno in totale più di un milione di lettori di giornali pirata on line.