Nei confronti con il 2017 il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione risulta essere migliorato, pur se per la maggior parte degli italiani non è ancora soddisfacente. Critiche anche le valutazioni sulla transizione digitale della P.A., ma se si indaga sui singoli servizi si scopre una scarsa conoscenza dei processi in atto e, andando più a fondo, si evince che la popolazione ha un basso livello di competenze digitali e che una buona parte di italiani sta in un mondo "analogico".
Si legge nel rapporto che l'Italia è agli ultimi posti in Europa per "interazione digitale" tra cittadini e P.A.: nel 2018 solo il 24% degli italiani dice di aver interagito con le Amministrazioni pubbliche per via telematica, contro il 92% dei danesi, il 71% dei francesi, il 57% degli spagnoli (valore medio nell'Unione Europea: 52%). Peggio di noi solo Bulgaria e Romania.
Pur tuttavia si registra un parziale miglioramento: coloro che ritengono che la P.A. funzioni "molto male" passano dal 17,9% al 10,2%. Analogamente si riduce la quota di chi – la maggioranza – è convinto funzioni "piuttosto male" (da 52,1% a 50,8%). Aumenta la quota di chi si orienta su un giudizio moderatamente positivo ("piuttosto bene") che passa dal 24,3% al 33,2%. Le valutazioni “molto bene”, rimangono del tutto residuali, 3,1%.
Nel report si afferma che in due anni, nel loro complesso, il perimetro dei giudizi negativi si è ridotto dai 3/4 ai 2/3 degli italiani.
fonte: Rapporto Agi-Censis