Secondo l'undicesimo Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la città più "eco-mobile" d'Italia è Parma, al secondo posto c'è Milano, al terzo Torino, al quarto Venezia e al quinto Padova. Fra le prime dieci ci sono anche Bologna (sesto posto), Brescia (settimo), Modena (ottavo), Prato (nono) e Reggio Emilia (decimo).
In fondo alla classifica (ahinoi) della mobilità sostenibile troviamo: L'Aquila, Siracusa e Catanzaro.
Segnalato anche che il 2016 è stato l'anno in cui si sono affermati i servizi di car sharing "a flusso libero" mentre subiscono una battuta di arresto quelli convenzionali, che obbligano l'utente a prelevare e riconsegnare la vettura in parcheggi stabiliti.
Per quanto riguarda il bike sharing, il Rapporto sottolinea che sono aumentati di circa il 14% gli utenti del servizio, mentre le bici sono diminuite di circa il 2%. Il servizio di biciclette condivise è presente in 18 delle 50 città (erano 20 nel 2015).
Altro dato rilevante: quasi la metà delle città, 22 su 50, registra una riduzione dell'offerta di trasporto pubblico rispetto all'anno precedente
Su cinquanta città indagate sono dodici le città nelle quali non è presente il mobility manager di Area, né a livello comunale né a livello provinciale.