Autore: Stefano Rolando
  Editore: Egea
  
Nel corso del tempo si sono affermati tre tipi di comunicazione pubblica: la comunicazione di controllo fondata sulla cultura giuridica, la comunicazione orientata alla gestione basata sulla cultura economica e infine la comunicazione orientata alla relazione fondata sulla cultura delle scienze sociali. I tre tipi di comunicazione, secondo Rolando, riflettono tre modi di essere della Pubblica Amministrazione, spesso slegati tra di loro.
E' solo negli anni Novanta che la comunicazione pubblica comincia ad uscire dal suo guscio passando dalla cultura del "silenzio e del segreto" all'accesso e alla trasparenza con la legge sul procedimento amministrativo (Legge 241 del 1990) e la Legge 150 del 2000 sulla funzione, gli ambiti e i ruoli della comunicazione e delle Istituzioni. 
Norme che pongono le basi di un tipo di comunicazione pubblica di "relazione" in cui comincia a delinearsi un rapporto circolare e sussidiario tra società e Istituzioni che spinge ad intendere sempre di più la comunicazione più come "accompagnamento che segno, più relazione che intervento, più processo che prodotto". Per questo sono necessari professionisti comunicatori (che l'autore definisce "architetti sociali") che sappiano interpretare i bisogni dei cittadini e in grado di costruire un ponte con essi, perchè la comunicazione pubblica deve porsi il problema di interpretare e dare risposta a questioni di interesse comune.
 
                       
                
        
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