È di questi giorni il dibattito fra sindacati e ministro per la Funzione Pubblica e l'Amministrazione sulla riorganizzazione e la riqualificazione delle Amministrazioni Pubbliche e dei servizi da esse erogati.
Di ieri, invece, è la presentazione di un "decalogo" che il segretario generale Cgil Guglielmo Epifani e il segretario generale Funzione Pubblica-Cgil Carlo Podda hanno spiegato in una conferenza stampa.
Si tratta di linee di indirizzo preliminari che il sindacato vuole condividere con il Governo.
Come restituire in 10 mosse le Amministrazioni Pubbliche ed i Servizi ai Cittadini ed alle Imprese (liberandole dalle ingerenze della cattiva politica, dai dirigenti e dai lavoratori infedeli)
1. Spendere meno, spendere meglio
- Azzeramento delle consulenze in atto e loro rideterminazione con pubblicazione, sui siti istituzionali dell'ammontare dei compensi e della loro motivazione.
- Riduzione del 10% delle spese per acquisizione di beni e servizi ed appalti il cui costo, in alternativa al taglio, deve essere rinegoziato.
- Riduzione del 10% degli incarichi dirigenziali aggiuntivi
- Riduzione del 10% delle posizioni dirigenziali
- Estensione di tali misure alle società collegate e finanziate dalle PP.AA nazionali e centrali
2. Un amministrazione trasparente ed accessibile per i cittadini, fattore di sviluppo e competitività per le imprese
- Utilizzazione del 50% dei risparmi così determinati per la digitalizzazione delle amministrazioni al fine di garantirne la trasparenza e l'accesso ai propri atti da parte di qualsiasi ente o soggetto. Il restante 50% servirà a diminuire la spesa pubblica.
- Affissione in ogni luogo di lavoro aperto al pubblico dei diritti del cittadino come già previsto dalla vigente legislazione.
- Immediata applicazione della attuale normativa che prevede l'obbligo per ogni amministrazione pubblica di non richiedere al cittadino o all'impresa documenti attestanti dati già in possesso delle amministrazioni pubbliche (non solo di quella alla quale ci si sta rivolgendo).
- Adeguamento della modulistica alla normativa vigente e sua semplificazione.
3. Assunzioni dove servono/mobilità ora/mai più precari
- Programmazione semestrale delle assunzioni a seguito delle individuazioni degli organici ottimali per ciascuna amministrazione o servizio
- Stipula di accordi di mobilità, con le stesse procedure del settore privato, che ricollochino personale in esubero presso enti che nello stesso ambito territoriale hanno carenze in organico, prevedendo, ove necessaria, la riqualificazione
- Porre fine al precariato attraverso procedure certe e trasparenti di stabilizzazione
4. Più legalità, meno corruzione
- Porre fine alla polverizzazione degli acquisti e degli appalti imponendo la generalizzazione di uffici unici nazionali, regionali, territoriali per aggiudicare appalti ed effettuare acquisti di beni e servizi
- Applicazioni sanzioni, attraverso gli attuali codici disciplinari, che prevedono misure fino al licenziamento anche prima del termine dell'iter processuale, in caso di corruzione, concussione o truffa.
5. Trasferire il lavoro
Rendere possibile attraverso le tecnologie già disponibili la risposta al cittadino ed all'impresa dall'ufficio pubblico più vicino indipendentemente da dove si svolge il lavoro di backoffice.
6. Un problema, un interlocutore, una soluzione per i cittadini e per le imprese
Riunificazione delle competenze oggi suddivise tra più enti e più livelli istituzionali alla luce della massima semplificazione per i cittadini e le imprese. I cittadini e le imprese devono poter interloquire con un solo soggetto per la questione per la quale si sono rivolti ad una pubblica amministrazione o ad un servizio.
7. Più rigore, più impegno, meno lassismo
Incrementare l'efficacia e l'efficienza di ciascun ente, amministrazione, servizio attribuendo quote di produttività ad ogni struttura che si impegna, adottando i necessari indicatori, a raggiungere le prestazioni di quelle realtà che hanno le migliori performances del settore.
8. Premiare chi merita
Assegnare una quota di produttività al merito individuale secondo criteri oggettivi e trasparenti
9. Le pubbliche amministrazioni ed i servizi al giudizio dei cittadini
- Erogazione di specifici premi di produttività sulla base del giudizio dei cittadini
- Obbligo ad una procedura di evidenza pubblica che dimostri per ogni esternalizzazione o privatizzazione la convenienza economica e sociale in assenza della quale le esternalizzazioni non potranno avere luogo.
10. Via i dirigenti ed i lavoratori pubblici infedeli
- Ogni amministrazione o ente individuerà un responsabile per la generalizzata, completa e corretta attuazione della normativa legislativa e contrattuale finalizzata a contrastare l'assenteismo, l'illegalità e la corruzione. Questo responsabile avrà il compito di segnalare alla direzione dell'ente o dell'amministrazione, alle OO.SS., alle Associazioni dei cittadini le eventuali inapplicazioni di detta normativa e la loro motivazione. La direzione dell'ente, dell'amministrazione o del servizio avrà l'obbligo di mettere in atto provvedimenti correttivi.
- Ogni ente dovrà predisporre piani attraverso i quali si impegna a raggiungere con tempi e scadenze prefissate il miglior risultato, in termini di lotta all'assenteismo, esistente nel proprio settore o comparto. Tale piano ed i suoi risultati saranno correlati alla erogazione della produttività.
Roma, 19 giugno 2008