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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Una comunicazione social per una P.A. e una sanità più vicina ai cittadini

La comunicazione non può più prescindere da Internet e dai social. Anzi ormai è fuori discussione che i social network rappresentino una grande rivoluzione nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini anche nell'organizzazione del lavoro dei comunicatori pubblici.
Se è così, se la vita di ciascuno di noi è ritmata a suono di app, di chat e di social allora come può il sistema della Sanità star fuori da tutto questo? Semplicemente non può. Tanto più se il compito principale della Sanità è quello di offrire buoni servizi e comunicarli tempestivamente.

Nella comunicazione i medium (o per meglio dire, gli ambienti) come Internet, le nuove tecnologie, i social e le app sono ormai entrati nella quotidianità, almeno per una larga fetta della popolazione. Certo, come spiega il 14° Rapporto Censis-Ucsi 2017 sulla Comunicazione, le distanze tra i consumi mediatici dei giovani e quelle degli anziani continuano a essere rilevantissime (il 90,5 per cento dei giovani italiani, nella fascia tra i 14 e i 29 anni, si collegano regolarmente a Internet, mentre tra gli over 65 la percentuale è ferma al 38,3%) anche se il rapporto Censis-Ucsi registra "una omogeneizzazione dei comportamenti mediatici dei giovani e degli adulti. Nel 2017 non solo viene praticamente colmato il gap nell'accesso a Internet (una utenza dell'87,8% tra i 30 e i 44 anni contro il 90,5% tra i 14 e i 19 anni), ma lo stesso avviene anche per i social network (rispettivamente, l'80,4% e l'86,9% di utenza), gli smartphone (l'84,7% e l'89,3%), la tv via Internet (il 39,5% e il 40,9%) e gli e-bppk (il 15,4% e il 15,2%)".
Questi dati dimostrano in maniera inequivocabile che le nuove tecnologie sono ormai entrate nel quotidiano, sono uno strumento pressoché indispensabile o interpretato come tale. Ragion per cui la Sanità pubblica non solo non può starne fuori ma deve farsi promotore di innovazione all'interno della propria organizzazione. Nel caso della Sanità, ad esempio, i social sono fondamentali per avvicinare i cittadini alle strutture ospedaliere: il cittadino può dialogare, segnalare problemi, chiedere aiuto e vedere i suoi problemi risolti in tempo reale. Per non parlare poi della grande comodità offerta dalla tecnologia per usufruire dei servizi (prenotazioni, ritiro referti, giusto per fare qualche esempio). Detto in parole semplici: la P.A. non deve solo stare sui social ma deve essere essa stessa social. Il che significa avere con i cittadini un dialogo continuo, senza barriere fisiche e temporali, risolvere i problemi in tempo reale, offrire on line tutti i servizi possibili.
E' un nuovo stile comunicativo, con il quale la Pubblica Amministrazione potrà adempiere fino in fondo alla propria missione, offrendo agli utenti un servizio di qualità, veloce e competitivo per finalmente accogliere i cittadino, facendoli sentire davvero a casa loro.
 
Fabrizio Meloni