Diffuse dal "The Guardian" alcune informazioni riguardanti le richieste di diritto all'oblio pervenute a Google. Solo il 5% delle domande arriva dai personaggi pubblici e riguardano criminali, politici o comunque persone note, ben il 95% provengono da gente comune. In Italia sono 1.951 le domande che chiedono soprattutto la cancellazione di informazioni private o riguardanti reati gravi.
I dati, che la web company americana "The Guardian" non ha mai reso pubblici, riguardano oltre il 75% di tutte le richieste di cancellazione che il gruppo ha ricevuto fino a marzo 2015 da quando è stato riconosciuto agli europei il diritto di chiedere ai motori di ricerca la rimozione dei link che puntano a pagine web contenenti informazioni personali, ritenuti dagli stessi obsolete, dannose o non più pertinenti.
Per ogni Paese all'interno della categoria più imponente, quella delle 'informazioni private o personali', poco meno della metà delle richieste sono state accolte, più di un terzo respinte e le altre sono in attesa. Per ciascuna delle altre categorie - 'reati gravi', 'personaggi pubblici', 'tutela ai minori' -, invece, le cancellazioni sono state di circa una su cinque.
Una volta che Google accoglie una richiesta di diritto all'oblio non è detto che le informazioni per le quali si chiede la cancellazione spariscano totalmente dal web. E' infatti possibile ritrovarle usando altri motori di ricerca. Comunque la richiesta di cancellazione riguarda solo l'Europa dove si applica la sentenza della Corte di Giustizia UE.
Diritto all'oblio
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