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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Servizi digitali al palo nei piccoli Comuni: tanta forma, poca sostanza

Sulla digitalizzazione della P.A., soprattutto, di quella nei Comuni a dimensione più piccola, proponiamo alcune considerazioni di Giampiero Zaffi Borgetti , Fondazione Anci-Istituto per la Finanza e l'Economia Locale in merito all'attivazione dei servizi in rete e alle criticità.

"Il processo di efficientamento ICT della P.A. si sta sviluppando attorno ad una serie di progetti nazionali abilitanti e attraverso il potenziamento di alcune infrastrutture centrali esistenti con le quali i Comuni devono colloquiare. Alcuni di questi progetti riguardano specificatamente la finanza pubblica che il 'Piano Triennale per l'Informatica nella pubblica amministrazione 2017-2019' caratterizza come ecosistema, ossia come ambito tematico dotato di regole proprie necessarie per il suo funzionamento, di basi dati e piattaforme abilitanti di riferimento. Fra queste, citiamo il sistema per i pagamenti elettronici (PagoPa), le piattaforme per fatturazione elettronica e per la certificazione crediti, la Banca Dati Amministrazioni Pubbliche (BDAP) e l'evoluzione del Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti pubblici, SIOPE in SIOPE+.
Per fotografare lo stato di attuazione delle iniziative elencate e tracciare un avanzamento che davvero misuri la crescita digitale bisogna far luce sull'effettiva capacità della P.A., anche locale, di cogliere le innovazioni in corso e di contribuire fattivamente al circuito virtuoso di crescita. Infatti, se da un lato tutti i livelli di Amministrazione hanno fatto notevoli sforzi per la digitalizzazione dei processi e per l'attivazione di servizi in rete, dall'altro la Pubblica Amministrazione Centrale, le Regioni ed i grandi Comuni mostrano ancora una maggiore capacità di attivare servizi in rete rispetto ai Comuni di minori dimensione che, di tale capacità, sono spesso sprovvisti".

Guardando al fenomeno dei pagamenti digitali verso la P.A., considera Zoffi Borgetti che la forma prevale alla sostanza. Rivela il monitoraggio permanente che, a luglio 2017,

 15.780 Amministrazioni pubbliche hanno aderito al nodo e che fra queste, 11.651 Enti, il 74% degli aderenti, sono attivi per un numero di transazioni che supera abbondantemente i due milioni. I Comuni che hanno aderito sono 6.925, però ad essere attivi sono meno di 2.700. Quindi scende al 38% il rapporto fra chi ha aderito e chi si è attivato, come dire che la pianificazione si è tradotta in operatività in poco più di un terzo dei casi. 


Aggiunge anche, sulla 

fatturazione elettronica, "che, anche in questo caso, forma e sostanza non vanno di pari passo, ma questa volta con un significato particolare. Dal 31 marzo 2015 i Comuni si sono resi identificabili in quanto destinatari di fattura elettronica e si sono attrezzati per ricevere il documento digitale. Tuttavia molti di essi, specie i piccoli meno strutturati sotto il profilo organizzativo e tecnologico, hanno adottato la soluzione di rispondere formalmente alla cogenza normativa, scegliendo la Posta Elettronica Certificata come canale di comunicazione e rinunciando a parte dei benefici della dematerializzazione.
I numeri del monitoraggio complessivo dicono che la fatturazione elettronica è un progetto a regime, perché le Amministrazioni la adottano e si rapportano con il Sistema di Interscambio in conformità con la normativa vigente".
Ma è sull'effettiva crescita digitale che gli Enti locali hanno parecchia strada da fare.

Il quadro che emerge è quello di una P.A. locale che "adotta soluzioni di minima, laddove consentite, pur di adempiere agli obblighi normativi (è il caso dell'utilizzo della pec per la fatturazione elettronica); registra un gap infrastrutturale per il raccordo con le piattaforme centrali e con gli altri Enti se l'unica interlocuzione consentita è in cooperazione applicativa e, quindi, il canale è il SPCoop (pagamenti elettronici)".

Nel monitoraggio, aggiugne Zaffi Borgetti, vengono registrate criticità dei pagamenti elettronici, ma non vengono colti problemi e le contraddizioni della fatturazione elettronica [...], e a proposito di Finanza locale, nell'articolo alcune riflessioni rispetto a dati contabili, pagamenti e incassi, sulla inderogabilità dei Comuni e, non ultimo, sui benefici della digitalizzazione. 

Per il testo integrale vedi Agendadigitale.eu del 28 settembre 2017