Il Garante della Privacy dice stop al fax selvaggio
Prosegue l’azione del Garante Privacy contro “fax selvaggio”, un fenomeno in costante crescita di cui è vittima un grande numero di imprese e di cittadini.
Da mesi è in atto un’intensa attività istruttoria e ispettiva del Garante avviata su segnalazione di società e di semplici cittadini, stanchi di essere disturbati, a tutte le ore del giorno e della notte, spesso senza avere la possibilità di identificare il mittente di messaggi commerciali.
In alcuni casi i provvedimenti inibitori adottati hanno colpito intere banche dati utilizzate per effettuare campagne promozionali per conto proprio o di terzi.
Sono oltre quindici i provvedimenti più rilevanti, emanati nel corso degli ultimi mesi, con i quali il Garante ha vietato a privati e società l’uso di migliaia di recapiti per l’invio di fax pubblicitari illeciti ed ha ribadito il principio secondo il quale “chiunque invii messaggi promozionali mediante sistemi automatizzati (fax, e-mail, sms, mms) è sempre obbligato a raccogliere preventivamente il consenso specifico e informato del destinatario”.
Il Garante, al di là dei profili penali che potrebbero eventualmente ravvisarsi nelle numerose vicende trattate, obbliga le società di acquisire il preventivo consenso dei destinatari e di indicare in un apposito riquadro inserito nel fax l’identità del titolare e un recapito per opporsi a successivi invii.
Nei confronti di tutte le società raggiunte dai divieti l’Autorità ha inoltre avviato procedimenti per valutare l’applicazione di sanzioni amministrative che nei casi più gravi possono arrivare fino a 300 mila Euro.