“eIDAS definisce regole comuni – precisa l’AgID (Agenzia Italia digitale) – che garantiscono la piena interoperabilità a livello comunitario non solo per gli strumenti di firma elettronica certificata, ma anche per l’identificazione web dei cittadini (SPID) e per i servizi di terza parte (ad es. sigilli elettronici, validazione temporale, servizio elettronico di recapito)”.
Secondo l’AgID, quindi, particolare rilevanza assume anche la piena interoperabilità a livello comunitario di particolari tipologie di firme elettroniche e dei sistemi di validazione temporale note in Italia rispettivamente come firma digitale e marca temporale.
Il regolamento, precisa l’AgID, “allo scopo di garantire il buon funzionamento del mercato interno perseguendo al contempo un adeguato livello di sicurezza dei mezzi di identificazione elettronica e dei servizi fiduciari:
- fissa le condizioni a cui gli Stati membri riconoscono i mezzi di identificazione elettronica delle persone fisiche e giuridiche che rientrano in un regime notificato di identificazione elettronica di un altro Stato membro
- stabilisce le norme relative ai servizi fiduciari, in particolare per le transazioni elettroniche
- istituisce un quadro giuridico per le firme elettroniche, i sigilli elettronici, le validazioni temporali elettroniche, i documenti elettronici, i servizi elettronici di recapito certificato e i servizi relativi ai certificati di autenticazione di siti web”.
Inoltre, secondo quanto evidenziato dall’Associazione nazionale informatici pubblici e aziendali, il nuovo regolamento “abroga direttamente la direttiva 1999/93/CE e risulta immediatamente applicabile: le nuove regole si applicano direttamente senza la necessità di recepimento e le eventuali norme nazionali che contraddicono il regolamento sono da ritenersi non valide”.
Lo scopo è di aumentare la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici, nonché delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Unione Europea.
I cambiamenti riguardano anche i certificati digitali che attestano l’affidabilità dei siti web.
CT
 
                                 
        
         
                                         
                                         
                                         
                                         
                                        