Poca la formazione sulle competenze digitali e pochi i dipendenti che ne hanno beneficiato: solo il 6,6% del totale dei dipendenti pubblici.
Nel dettaglio, i dati del conto annuale pubblicati dal Ministero dell'economia e delle finanze relativi alla formazione dei dipendenti pubblici nell'anno 2020 - anno di pandemia - fanno registrare, rispetto all'anno precedente, una generale riduzione del numero medio di giornate di formazione per dipendente nel comparto "funzioni centrali": da 1,99 giornate nel 2019 a 0,75 giornate nel 2020. Il personale dirigente è stato quello maggiormente coinvolto e attivo nei percorsi di formazione (in media, per 1.68 giornate).Diverso il trend nelle amministrazioni del comparto "funzioni locali", dove si registra un leggero aumento del numero medio di giornate di formazione per dipendente: da 0,96 nel 2019 a 0,98 nel 2020. L'analisi della formazione erogata su base regionale evidenzia, tuttavia, come solo nelle Regioni del Nord ovest vi sia stato un aumento: da 1,17 giornate di formazione per dipendente nel 2019 a 1,66 nel 2020. Al contrario, nelle Regioni del Nord Est si è passati da 1,44 a 1,33 giornate di formazione medie per dipendente; in quelle del Centro da 0,96 allo 0,93; in quelle del Sud da 0,47 a 0,40; nelle Isole, da 0,54 a 0,31.
Per quanto attiene al "comparto istruzione", i dati restituiscono una leggerissima tendenza positiva nel numero medio di giornate fruite per dipendente. Tra quelli analizzati, l'istruzione è però il comparto che da anni soffre del minor numero di ore formative a vantaggio dei propri dipendenti (appena 0,28 giornate medie per dipendente nel 2019, passate a 0,33 nel 2020).
Complessivamente, includendo anche i comparti qui non descritti, i giorni dedicati alla formazione nell'arco del 2020 da parte degli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici italiani sono stati 2,6 milioni (circa 6 ore in media per dipendente).
Con riguardo ai contenuti, l'offerta formativa erogata alle pubbliche amministrazioni è stata, in prevalenza, di tipo "tradizionale": il 45,2% delle attività formative ha avuto ad oggetto materie tecnico-specialistiche, il 30.9% materie istituzionali e giuridico-normative. Solo il 5.3 % della formazione ha riguardato le competenze informatiche di base, ovvero le competenze digitali trasversali che dovrebbero appartenere a tutti i dipendenti pubblici al fine di garantire il processo di sviluppo e innovamento delle pubbliche amministrazioni.
Nonostante la carenza di competenze informatiche sia avvertita come ostacolo alla digitalizzazione e, più in generale, ai processi di riforma della pubblica amministrazione, ancora troppo poco spazio è dedicato alla formazione dei dipendenti in materia informatica.
Fonte: www.competenzedigitali.gov.it