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150: la Regione Marche trasferisce l'Ufficio stampa

La Legge 150 sugli Uffici stampa torna a far parlare di sé. Molte Amministrazioni non vogliono saperne di regolarizzare con contratto giornalistico i loro addetti stampa che, invece, ne avrebbero pieno diritto.

L'ultima novità arriva dalle Marche dove la Regione, pur di non mettere in regola quattro giornalisti dell'Ufficio stampa del Consiglio regionale, li ha trasferiti ad altro incarico. La comunicazione è arrivata ai diretti interessati come un fulmine a ciel sereno, dopo che gli stessi avevano scritto una lettera in cui chiedevano semplicemente alla Regione di rispettare una sua legge, che da la possibilità a sei mesi dall'assunzione di optare per il contratto giornalistico. Il trasferimento per i quattro malcapitati, che hanno un impiego part time, è operativo da oggi.

La notizia ha lasciato esterrefatto il Sigim, il sindacato dei giornalisti marchigiani che, in una nota, ha auspicato “un intervento immediato del presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, perché l'Ente receda da questo provvedimento che va nella direzione opposta a quella concordata solo alcune settimane fa in un incontro promosso dal dirigente Mario Becchetti con i vertici del Sigim e con il fiduciario Inpgi delle Marche, alla presenza del segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi”.
“Come Sigim – continua il comunicato - ricordiamo che due terzi delle Regioni a statuto ordinario e delle Regioni e Province autonome hanno deciso di applicare in forme molto diverse il contratto nazionale di lavoro giornalistico. Una scelta che sottolinea, al di là di limiti e di persistenti resistenze di molti apparati burocratici, il riconoscimento di una funzione professionale al servizio della trasparenza amministrativa verso i cittadini. Ma anche un contributo rilevante, sia pure non diretto, all'affermazione dell'importanza della Legge 150, su cui mai si è arrestata la battaglia a livello locale e nazionale della Fnsi”.
 
da “Informa” del 3 maggio 2011