Ricaviamo da Openpolis una recente notizia che ha forte significato per quel che riguarda la parità di genere in Italia: tra i 28 Paesi del Comitato per l'Aiuto allo Sviluppo-DAC l'Italia si posiziona solo all'undicesimo posto per fondi destinati a progetti in cui la parità di genere risulta come obiettivo principale o significativo.
C'è ancora molto da fare sulla parità di genere anche se è da notare che nel 2017, rispetto all'anno precedente, i fondi italiani con questi obiettivi sono aumentati del 172%. Tuttavia, i progetti che hanno come obiettivo principale la parità di genere, sono ancora solamente il 3,7% dell'aiuto bilaterale allocato (55 milioni su 1.477).
Il raggiungimento della parità di genere è il quinto tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda delle Nazioni Unite.
È ormai assodato che una maggiore partecipazione delle donne all'economia è decisiva per creare opportunità di crescita e sviluppo. Contribuire a questo processo attraverso gli aiuti allo sviluppo ha dunque sia un valore in sé che un effetto positivo sociale ed economico sul paese in cui si interviene.
I PRIMI QUINDICI PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Fonte: Ocse, Aid projects targeting gender equality and womens empowerment (CRS) aggiornamento del 30/09/2019