Quarta edizione del Festival della comunicazione di Camogli. Una kermesse impostata al presente con contenuti rivolti al futuro. Quattro giornate di settembre durante le quali i relatori si sono soffermati sul fatto che viviamo in un periodo di transizione nel quale tutto si sta trasformando ma non sappiamo dove tutto ciò ci porterà.
Ci si è anche chiesti come reagire al mondo che cambia. La parola comune che ha attraversato gli incontri e i dibattiti delle giornate è stata "creatività". Scommettere sulla creatività può essere la carta vincente che ci può traghettare verso il futuro.
Riporta un quotidiano alcune affermazioni sul fatto che, pur essendo tutto diventato "più facile" e "accessibile" accorciando le distanze, essere più "social" non significa che siamo più socievoli nella vita reale. Travolti dalla velocità, dall’emotività e dalla paura abbiamo consegnato gran parte della memoria al computer.
Molti gli incontri sulle interazioni virtuali. Uno di successo è stato quello con Paolo Crepet, psichiatra sociologo e scrittore e Lucrezia Holly Paci, blogger. Crepet ha stimolato un vivace dibattito, a seguito di quanto detto da Holly Paci sulla facilità di connettersi oggi e la semplicità nel creare relazioni, affermando che "Il mondo è diventato un pret a porter. Tutto a prezzo di saldo. Queste sono nevrosi. Sono stati tiranneggiati temi seri come l'amicizia. Come si possono avere amicizie reali su Facebook? Come si possono considerare amici veri persone con nomignoli curiosi? che mettono foto di star o al posto delle proprie?”.