Una recente indagine del Censis rivela che la corruzione e gli effetti che ne derivano si trovano al primo posto tra le criticità per il futuro del Paese, segnalati dal 27,3% degli italiani. Più importanti dei rischi connessi al terrorismo internazionale, indicati dal 23,1% della popolazione, e di quelli connessi al riscaldamento globale (20,3%). Opinioni che sono in linea con quelle espresse dai dirigenti delle strutture sanitarie che nel 98,7% dei casi ritengono che la corruzione sia uno dei maggiori problemi che affliggono il Paese.
Nell'ambito del Progetto "Curiamo la corruzione" promosso da Transparency International Italia, Censis, Ispe Sanità e Rissc, e giunto al termine del secondo anno di attività in 4 Asl pilota di Bari, Melegnano, Siracusa e Trento si stanno sperimentando buone pratiche e strumenti innovativi di contrasto alla corruzione nel sistema sanitario.
Tre sono gli strumenti su cui si concentrano gli interventi nelle Asl pilota: i Patti di integrità, la piattaforma per le segnalazioni di illeciti da parte di dipendenti (whistleblowing) e la formazione etica.
I Patti di integrità sono accordi tra l'Amministrazione aggiudicatrice e le società che partecipano a gare d'appalto pubbliche per garantire l'astensione da pratiche di corruzione e una corretta esecuzione del meccanismo di gara.
In base ai dati appensa rilevati, questo strumento risulta già diffuso nel 79,4% delle strutture sanitarie.
La figura del segnalante (o whistleblower) è stata introdotta in Italia con la Legge L 190/2012, senza che però sia stato stabilito un efficace sistema di tutele. Su questo si è intervenuti con un disegno di legge specifico, che è fermo da mesi al Senato, 
La formazione e la sensibilizzazione del personale interno alle strutture sanitarie vengono segnalate dal 51,9% dei Responsabili della prevenzione della corruzione delle strutture sanitarie tra le misure più efficaci pper contrastare la corruzione. I partner del progetto hanno attivato i corsi di formazione e sensibilizzazione rivolti al personale e ai dirigenti delle Asl pilota cui hanno partecipato più di 900 dipendenti.
Le attività del progetto "Curiamo la corruzione" da segnalare sono una petizione popolare per un sistema sanitario nazionale più trasparente, integro ed equo, le Seconda Giornata Nazionale contro la Corruzione in Sanità, l'indagine sul livello di percezione della corruzione, l'allestimento di postazioni ad hoc per le distribuzione di materiali sul progetto.
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